17 luglio 2017

Il suono di Aria, Acqua, Scoperta e Dialogo

 
Al Goethe Institute di Roma i suoni si fanno vivificanti. Di uno spazio, ma anche di quella che è l'essenza umana, con quattro interventi site specific

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Sembra una fiaba di altri popoli, magari orientali. E invece al Goethe Institut di Roma, da stasera e per cinque giorni, potrete sentire il suono di Aria, Acqua, Scoperta e Dialogo, messi insieme negli ambienti dell’istituzione da Elena D’Alò, Flavia Massimo, Giuseppe Desiato, Claudio Panariello
Trattasi della prima parte del festiva ArteScienza, che a Roma quest’anno porta il titolo di “Inventare il futuro” e che insieme al Centro di Ricerche Musicali realizza questa piccola festa di mezza estate, con l’istituto aperto fino a mezzanotte. 
Il tema su cui si è riflettuto? “Il farmaco intelligente”, che mira a sanare le criticità del presente in una prospettiva futura e come ritrovamento che tende a facilitare il lavoro, a migliorarne i prodotti e a produrne di nuovi: lasciata perdere la doppia etimologia della parola (in greco farmakon significa anche veleno, oltre che antidoto), ecco che sono pronte a suonare le opere della comune installazione “Il giardino dei suoni segreti”, appunto quattro lavori interattivi, ispirati agli elementi dell’aria e dell’acqua, e ai temi della scoperta e del dialogo.
Una visione partecipativa, visto che le installazioni risponderanno e si modificheranno in relazione alla presenza e/o all’azione del visitatore, creando un percorso sensoriale, con Ainur di Elena D’Alò il cui suono sarà determinato dalla percezione delle oscillazioni molecolari dell’aria, o lo Studio in tre fasi di Claudio Panariello, nel portico del Goethe, che è un’installazione ispirata alla stessa architettura, resa musicale. Ma c’è spazio, anche, per la voce muta dell’acqua, appunto, con Flavia Massimo e i suoi amplificatori nella fontana del giardino, mentre la scoperta – con Giuseppe Desiato – si fa video-installazione. Ma non è finita, perché nell’arco del mese saranno organizzati una serie di colloqui con artisti e ricercatori che rifletteranno con il pubblico sul lavoro di ricerca e le forme d’arte realizzate dal CRM per quest’occasione. Un’estate, insomma, che fa “risuonare” le questioni più importanti del pensiero, e della vita, umana. 

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