20 luglio 2017

Kent Chan

 
Kent Chan, performer e videomaker, usa lo spazio di Centrale Fies come scenario e gli artisti i curatori come protagonisti della sua narrazione. Questa sarà raccolta in Floats Like A Magnet, un mockumentary in cui il suo lavoro e quello degli altri si intrecciano, generando una riflessione sulla vita quotidiana, sul processo artistico e sul loro farsi trama di una storia.

di

Nome, cognome, data e luogo di nascita
«Kent Chan, 1984, Singapore».
In quale epoca e luogo vorresti essere nato?
«Singapore, 2084».
Quale è la prima cosa che fai appena sveglio?
«Rotolarmi verso la mia partner».
Qual è il luogo che preferisci nella tua città?
«I
centri di
venditori ambulanti».
Quali
sono
i
tuoi
riferimenti
visivi?
«I film e
i
lavori di
altri artisti».
Esiste un limite che non oltrepasseresti mai? Quale?
«Si, ma
sarebbero
troppi da elencare».
Cosa è la
fatica per te?
«Quando
preferirei arrendermi».
Quale credi che sia la forza del tuo progetto per Live Works?
«Una risonanza con altre opere d’arte». 
Cosa ti aspetti da questi giorni di permanenza?
«Ispirazione».
Un aggettivo che descriva il tuo “Supercontinent” ideale:
«Fantastico». 
Roberta Pucci

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