24 luglio 2017

Il Pecci cresce ma si vogliono cambiare i vertici. Aperta la call per il nuovo direttore

 

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Aperta oggi, 24 luglio, la call internazionale per la selezione del nuovo Direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, che sarà in carica per il triennio dal primo gennaio 2018 al 31 dicembre 2020. Le domande dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2017 e saranno esaminate da una commissione composta da tre esperti che segnaleranno un massimo di cinque candidati al Consiglio d’Amministrazione della Fondazione. Un periodo movimentato per il museo, contando la lettera aperta che Fabio Cavallucci, direttore uscente, ha rivolto all’Assessore alla cultura del comune di Prato, Simone Mangani, nella quale si paventavano ingerenze esterne nelle decisioni prese dal CdA. «Ho visto un assessore che con i toni e con la sua presenza costante in Consiglio spinge la Fondazione per le Arti Contemporanee che gestisce il Centro Pecci ad avallare decisioni già prese in altri luoghi», scriveva il direttore, il cui contratto è scaduto il 30 aprile 2017 ma è stato rinnovato per un anno. 
Contestualmente all’apertura del bando, è stata pubblicata la relazione sulla situazione economica del museo e, a fine 2016, il bilancio porta il segno positivo, con un avanzo di 11.660 euro. E anche le attività espositive continuano a fervere, con la ricca programmazione di mostre, concerti e performance nell’ambito di TU35 EXPANDED, rassegna dedicata all’arte emergente e alla ricognizione dei nuovi linguaggi, iniziata lo scorso fine settimana e che proseguirà fino a ottobre. 

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