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Ottimo esercizio per irrobustire il fisico e alleggerire la mente, salire i duecentodiciotto gradini della torre Grossa di San Gimignano e, una volta in cima, aprire lo sguardo alla grandiosa articolazione del paesaggio, tra palazzi, piazze e vicoli, seguendo i tracciati della via Francigena e del fiume Elsa, fino ai lontani rilievi montuosi delle Alpi Apuane. E dal 10 agosto, anche l’ascensione farà parte dello spettacolo, perché i 54 metri della scalinata segneranno il passaggio di Vertigo, opera di videomapping, promossa dal Comune di San Gimignano e realizzata da Unità C1, che trasporterà lo spettatore in un itinerario nello spazio e nella storia della Torre Grossa e della cittadina il cui centro storico è nella lista dei siti patrimonio dell’umanità stilata dell’Unesco. Durante il percorso si apriranno vertiginose finestre su tutti gli eventi che si sono svolti all’ombra della torre più alta del Comune toscano, dai cavalieri angioini di Azzo di Masetto nella Sala delle armi del Palazzo Comunale, agli scontri tra Guelfi e Ghibellini, dai terribili cerchi infernali del Sommo Poeta, ai cicli di affreschi edificanti e didascalici del Duomo, realizzati da Lippo Memmi e da Bartolo di Fredi. Senza dimenticare le leggende fiorite intorno alla storia, come quella del mantello di San Sebastiano, che servì a proteggere i cittadini colpiti dalla peste. E per concludere, non poteva mancare un pizzico di fantascienza, con torri che si elevano verso il cosmo e balzi nell’iperspazio.