02 ottobre 2017

Fino al 12.XI.2017 Christian Boltanski – Anime. Di luogo in luogo Mambo, Bologna

 

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“Anime di luogo in luogo” è il progetto espositivo che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski, grande artista contemporaneo, in occasione dei 20 anni dalla sua prima mostra a Villa delle Rose e dei 10 anni dall’installazione al museo di Ustica per ricordarne le vittime.
La retrospettiva, curata da Danilo Eccher, sottolinea il fortissimo legame che Boltanski ha con la città di Bologna, segnata da molti dolori e sofferenze da cui è sempre riuscita a risollevarsi.
È proprio il legame con la storia e le sue lacune a caratterizzare le opere dell’artista, dove ogni oggetto, fotografia o relitto diventano testimoni di un passato, mai del tutto redento, e fondamenta per la costruzione del futuro.
Il percorso espositivo si snoda tra l’omonima mostra antologica al MAMbo, l’installazione performativa Ultima al teatro Arena del Sole, l’installazione Reserve presso l’ex bunker polveriera nel Giardino Lunetta Gamberini, il progetto speciale Take me (I’m Yours) all’interno dell’ex parcheggio Giuriolo, e da Billboards realizzato nelle zone periferiche della città.
La mostra al MAMbo, nucleo centrale del progetto, è composta da 25 opere, realizzate dalla metà degli anni Ottanta ai più recenti anni Duemila, tra cui installazioni e video. Si sviluppa nell’imponente Sala delle Ciminiere dove l’artista ha ricreato la struttura di una chiesa per accompagnare lo spettatore in un percorso di spiritualità laica, tra passato e presente, memoria e ricordo, morte e vita, assenza/presenza.
Il percorso espositivo si apre con l’installazione Coeur, attraverso la quale Boltanski accoglie i visitatori con il suo battito del cuore registrato che risuona tra specchi sulle pareti, illuminati da una lampadina intermittente.
Christian Boltanski, Animitas, vista della mostra, Foto di Mario Carlini / Eikon
Christian Boltanski, Animitas, vista della mostra, Foto di Mario Carlini / Eikon
Si entra, poi, nel labirinto. La navata centrale è caratterizzata dall’installazione Regards: immagini sfocate stampate su tende che il visitatore può attraversare e spostare, ripercorrendo così le storie di quegli uomini raffigurati, ormai scomparsi. Al centro del labirinto, invece, sorge un’immensa montagna d’oro, alta circa sette metri, Volver, ottenuta con le termocoperte utilizzate per soccorrere i migranti. Il legame tra le due opere è sottile, ma intenso, il passaggio tra quei volti presenti, ma assenti ricorda i migranti, presenze anonime sempre  di passaggio.
Le “cappelle” laterali sono contraddistinte dalla presenza di altarini realizzati con fotografie di giovani trapassati su scatole con oggetti che gli sono appartenuti, ciascuna illuminata da una lampada da scrivania, in un collegamento emotivo tra passato e presente. Le fotografie assurgono nella ricerca di Boltanski, a icone delle persone comuni, che le sottraggono dall’oblio, come nell’installazione Il cimitero degli svizzeri, mentre gli abiti assumono il significato di seconda pelle, di reliquia delle persone stesse, che l’artista raccoglie in grandi contenitori o rende direttamente protagonisti  nelle sue opere. 
Al termine della navata centrale, come in un’abside, l’artista conduce lo spettatore a un raccoglimento interiore attraverso l’installazione Animitas (Blanc) realizzata da un tappeto di fieno e fiori, di cui è possibile percepirne il profumo, e da un video, girato nel deserto di Atacama in Cile, in cui sono proiettati steli di alcune piante mossi dal vento, sulle cime dei quali sono stati installati più di 300 campanellini, che rappresentano la Sky map della notte in cui l’artista è nato. Il suono dei campanelli immerge in una dimensione atemporale e sospesa. 
Se da un lato il deserto di Atacama consente di vedere meglio le stelle, dall’altro è una sorta di cimitero delle anime, nel quale coloro che lottarono contro la dittatura di Pinochet furono fatti sparire: un luogo significativo che abbraccia il cielo e la terra, la nascita e la morte, sottraendo all’oblio “eroi della quotidianità”, vittime delle persecuzioni e delle ingiustizie della storia. 
Bruna Giordano 
Dal 26 giungo al 12 novembre 2017
Christian Boltanski – Anime. Di luogo in luogo 
MAMbo
Via Don Giovanni Minzoni, 14 – 40121 Bologna
Orari: martedì, mercoledì, domenica e festivi h 10.00 – 18.00 
giovedì, venerdì e sabato h 10.00 – 19.00 
Info: www.mambo-bologna.org

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