04 ottobre 2017

Miron Zownir, ritratto dell’umanità ai margini

 
Si inaugura oggi a Roma, da INTERZONE GALLERIA, la personale di Miron Zownir. Considerato uno dei più radicali fotografi della scena contemporanea degli ultimi quarant’anni, è noto per le sue immagini scattate nella Berlino Ovest, a Londra e New York, nelle città post comuniste dell’Est Europa

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“Tales From the Other Side”. Sotto questo titolo Miron Zownir ha deciso di mettere in mostra a Roma, da INTERZONE GALLERIA, alcune sue fotografie che ritraggono un’umanità ai margini: tossicodipendenti, senzatetto, prostitute, transgender, punk: tutti immortalati in uno stile crudo, al limite della brutalità. Tanto da essersi guadagnato, dal grande scrittore statunitense Terry Southern, l’etichetta di “Poet of radical photography”. “Poeta della fotografia radicale” perché si muove e trova i soggetti delle sue fotografie nelle turbolente profondità della nostra società. Soggetti-modelli inconsapevoli che restituisce in tutta la loro eccentricità, crudezza, istintività e naturalezza di semplici esseri umani. La sua umanità ai margini è narrata in bianco e nero, stile più discreto, misterioso e meno esplicito dei colori. Zownir si dichiara infatti «(…) testimone di una sottocultura alternativa che sta lentamente scomparendo o si sta trasformando in qualcos’altro che non può prevedere. Testimone di alcune tra le maggiori crisi e di alcuni tra i più grandi cambiamenti della contemporaneità, come New York prima e dopo l’AIDS, Berlino prima e dopo la guerra, Kiev prima e dopo la rivoluzione». Più volte il suo lavoro fotografico è stato paragonato, ma soprattutto considerato, come la naturale continuazione dell’espressione artistica di Weegee (Athur Felling) e Diane Arbus. 
La consapevolezza del suo orientamento artistico oscillante tra scrittura, cinematografia e fotografia parte dal suo soggiorno londinese, negli anni Ottanta. Quando vive volontariamente in totale isolamento, senza avere rapporti diretti con le persone, ma utilizzando come unico contatto la fotografia. Inizia da quel momento a “stalkerare” le strade con i soggetti che le popolano. Emigrato in seguito negli Stati Uniti, dove rimarrà per quindici anni tra New York, Los Angeles e Pittsburgh, la sua attenzione viene catturata dalla lussuria sfrenata ai partiti gay. Ma anche dalla protesta di artisti e performers offbeat, dalla disperazione della vita nella Bowery a Manhattan, e dal mondo oscuro della prostituzione e della tossicodipendenza. Nell’estate del 1995 Zownir si sposta in Russia, concentrandosi sulla fotografia di strada, scattando immagini di senzatetto, moribondi e persone morte. Fotografie che denunciando l’esagerato declino sociale e morale dell’ex Unione Sovietica. 
Miron Zownir è diventato così oggi, tramite il suo lavoro, un ambasciatore informale delle comunità emarginate, della sofferenza del mondo e della crescente miseria che lo tormenta.
Nei giorni 5 e 6 ottobre, alla presenza dell’artista, verranno proiettati al KINO CINEMA di via Perugia 34, nel quartiere romano del Pigneto, alcuni corti e lungometraggi underground diretti da Zownir, tra cui i due cortometraggi: SKINHEAD LANE del 1993 contro il razzismo, e VALUEV VS VIOLENCE del 2006 contro la violenza.
INFO
Opening: ore 19.00
dal 4 ottobre al 28 ottobre 2017
Miron Zownir. Tales From the Other Side
INTERZONE GALLERIA
Via Avellino, 5 – Roma
Tel. 347.5446148 – email. info@interzonegalleria.it 
orari di apertura: a martedì a venerdì, 15:00-20:00. Sabato aperto su appuntamento 

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