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Inizia con la vendita di Arte Moderna e Impressionisti da Christie’s la settimana delle aste di New York. Il Rockefeller Center ieri sera è stato il centro del mondo dell’arte con un’asta che è riuscita a raccogliere 479,3 milioni di dollari, un totale che supera di gran lunga la stima iniziale complessiva di 360 milioni di dollari. Adrian Meyer, capo delle vendite private per l’Arte Impressionista e Moderna, al suo battesimo da battitore, ha iniziato la vendita del più importante lotto della serata, il dipinto di Vincent van Gogh, St Remy, a 42 milioni di dollari. Rebecca Wei, presidente di Christie’s Asia, dopo diversi piccoli passi avanti nell’offerta, ha vinto il lavoro per il suo cliente con un’offerta finale di 72 milioni di dollari. Con il premio, il prezzo finale è stato di 81,3 milioni di dollari, il secondo prezzo più alto registrato per Van Gogh. Lo stesso compratore si è assicurato un ritratto di Renoir del 1884 per 8,2 milioni di dollari e un dipinto Marc Chagall del 1969-1970 per 1,6 milioni di dollari, per una spesa totale di 91 milioni.
Contrastes de formes (1913) di Fernand Leger, era arrivato in asta con una stima di 65 milioni di dollari. L’offerta si è aperta con un significativo prezzo di partenza pari a 56 milioni di dollari per vendere poi a 62 milioni di dollari o 70 milioni di dollari con il buyer’s premium, un nuovo record d’asta per un lavoro di Leger, superando di gran lunga il precedente record di 39,2 milioni di dollari fissato a maggio 2008 a Sotheby’s per La femme en bleu.
Femme accroupie (Jaqueline) di Pablo Picasso, uno dei lotti più attesi della serata, stimato tra i 20 e i 30 milioni, sono stati molti gli offerenti che hanno provato ad inseguirlo, ma alla fine Charmie Hamami, vicepresidente del Sud-Est asiatico, ha avuto la meglio per il suo cliente con un’offerta finale di 32,5 milioni di dollari, ossia 36,9 milioni di dollari con premi. (RP)