Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mentre non si accenna a placare la querelle sui fondi raccolti e poi scomparsi per un progetto mai più realizzato da Marina Abramovic (di cui scrivevamo qui), il colosso del crowdfunding Kickstarter continua la sua ascesa nel mondo dell’arte contemporanea e, tra un progetto di Ai Weiwei e uno delle Pussy Riot, costruisce una nuova piattaforma dedicata agli artisti emergenti. Si tratta di Drip, sito già lanciato nel 2012 e rivolto principalmente al settore musicale indipendente ma mai decollato, anzi, sull’orlo del fallimento. Nel 2016, proprio mentre stava per chiudere i battenti, fu acquistato da Kickstarter e, oggi, viene rilanciato ma con target leggermente diverso. «Kickstarter è per i progetti, Drip è per le persone», recita il pay off non ufficiale, visto che in questo caso invece di supportare un singolo progetto e via, la piattaforma consente agli utenti di investire su tutta la carriera di un artista. In cambio, il sostenitore potrà non solo usufruire del prodotto finale ma anche prendere parte al processo creativo, per esempio con studio visit, diventando un mecenate a tutti gli effetti. Potrebbe essere più coinvolgente rispetto al ricevere un abbraccio da Marina Abramovic, in cambio di un euro.