17 novembre 2017

Sotheby’s rincorre Christie’s con una Ferrari

 

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Ricordate la sensazione di essere interrogati dopo il più bravo della classe? Immagino sia questa la sensazione che si respirava da Sotheby’s la sera scorsa, a 24 h dal record del Salvator Mundi di Leonardo. Se Christie’s ha aggiunto al catalogo dell’asta di contemporaneo un dipinto di arte antica, Sotheby’s ha inserito una Ferrari tra un Bacon e un Warhol. Una scelta inusuale, giustificata come un altro grande esempio di esportazione italiana, una mossa utile a pubblicizzare il reparto automobili della compagnia, ma davvero niente di più lontano dal Leonardo. La vendita ha superato la sua stima alta di 5,5 milioni per arrivare a 7,5 milioni entrando nella lista dei migliori 10 risultati della serata. 
Il lotto più costoso della serata, un Francis Bacon, Three Studies of George Dyer (1966), ha ottenuto 38,6 milioni di dollari, meno della sua stima di 45 milioni di dollari. Un risultato che fa riflettere sull’andamento di Bacon all’asta: la vendita è arrivata solo poche settimane dopo il drammatico fallimento dello Study of Red Pope (1962) dell’artista, che era stato pubblicizzato da di Christie’s per vendere fino a circa 80 milioni. 
Tra i migliori lotti della serata c’è anche Female Head di Roy Lichtenstein (1972), che ha raccolto 24,5 milioni di dollari da un offerente telefonico e una scultura Louise Bourgeois, Spider IV (pensato nel 1966, fuso nel 1997), che ha raccolto 14,7 milioni. 
Jean-Michel Basquiat, Cabra (1981-82), il dipinto venduto da Yoko Ono, ha fatto fatica a vendere per 9,5 milioni di dollari, leggermente di più della stima bassa di 9 milioni. 
Complessivamente, la vendita ha portato a un totale di 310,3 milioni, una cifra entro le stime che precedono la vendita, con solo tre lotti invenduti dei 72 offerti. (RP)

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