17 gennaio 2018

Stefano Boeri e il “Bosco popolare”

 
L'architetto italiano porta il suo "Bosco Verticale" in Olanda, in un progetto di edilizia sociale

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Le “case verdi”? Non sono solo una roba per ricchi (come in effetti è a Milano, per quanto riguarda l’affascinante “Bosco Verticale” accanto alla stazione di Porta Garibaldi) ma anche una possibilità abitativa accessibile.
Sarà infatti lo stesso Stefano Boeri con il suo studio a portare a Eindhoven, in Olanda, gli stessi balconi coperti di alberi in quella che sarà la “Trudo Vertical Forest”, una torre di 19 piani con 125 appartamenti che saranno resi disponibili alla popolazione “dal basso reddito” della città. Gli appartamenti avranno una camera da letto e sono pensati per giovani, singles e coppie.
“Il grattacielo di Eindhoven conferma che è possibile combinare le grandi sfide del cambiamento climatico con quelle della penuria di alloggi – ha affermato Boeri, aggiungendo – La silvicoltura urbana non è solo necessaria per migliorare l’ambiente delle città del mondo, ma anche un’opportunità per migliorare le condizioni di vita degli abitanti delle città meno fortunate”.
L’edificio, 75 metri di altezza, ospiterà 70 diverse specie di alberi e piante in terrazzini di quattro metri quadrati per ogni appartamento, per un totale di 125 alberi e 5mila e 200 piante in facciata.
Lo studio dell’agronoma Laura Gatti collaborerà con lo studio di paesaggistica Du Pré Groenprojecten e il vivaio Van den Berk nell’installare i nuovi ecosistemi. L’associazione abitativa di Eindhoven Saint Trudo, che ha commissionato il progetto, sarà invece responsabile per il mantenimento della vita vegetale della torre.
Si prevede che il progetto Trudo assorbirà 50 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. L’abbondanza di verde aiuterà anche a attutire il rumore della città.
Fonte: Dezeen

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