05 marzo 2018

Fino al 10.I.2019 La seduzione. Mito e arte nell’antica Grecia Gallerie D’Italia, Vicenza

 

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Si è inaugurata il giorno di San Valentino, l’esposizione “La Seduzione. Mito e arte nell’antica Grecia” nella sede vicentina di Palazzo Leoni Montanari delle Gallerie d’Italia. La mostra, sesta tappa nella città berica del progetto espositivo Il Tempo dell’Antico, fa parte dell’iniziativa che Intesa Sanpaolo ha avviato nel 2009 volta a valorizzare ed esporre la collezione di ceramiche attiche e magnogreche di proprietà della banca.
La curatrice e archeologa Federica Giacobello ha organizzato i vari eventi espositivi scegliendo, di volta in volta, un argomento che facesse luce, attraverso le opere esposte, sulla società e la cultura magnogreca e dell’antica Grecia, toccando argomenti che vanno dal ruolo della donna all’immagine dell’eroe ai riti dionisiaci. Questo sesto appuntamento s’incentra sulla seduzione e presenta una selezione di oltre quaranta manufatti fra statue marmoree e bronzee, vasi apuli e lucani, specchi e contenitori vitrei per unguenti, che si focalizzano sugli aspetti amorosi, religiosi, sociali e mitologici della seduzione. Anche in questa mostra, come per gli episodi precedenti, prosegue la collaborazione con i Musei Archeologici Nazionali di Napoli e di Reggio Calabria che hanno concesso importanti prestiti per l’occasione. Nelle splendide sale barocche del piano nobile di Palazzo Leoni Montanari, in teche bicrome che riprendono il nero e l’arancio che connotano l’arte vascolare, va in mostra l’ars amatoria secondo i greci. L’esposizione, con le sue varie sezioni, ci trasporta in un viaggio sulla rappresentazione della seduzione nella società antica. 
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La seduzione. Mito e arte nell’antica Grecia Gallerie D’Italia, Vicenza
L’approccio curatoriale intende mostrare come la seduzione sia un elemento trasversale nella vita quotidiana e illustra in vari contesti alcuni dei casi più lampanti: dalla mitologia, come nella sezione del rapporto fra le due divinità principali della seduzione, Eros e Afrodite, con una grande statua in marmo di Afrodite di Sinuessa o un piccolo e raffinato bronzo con inserti d’oro di Afrodite che si slaccia il sandalo, alla letteratura, con la storia della grande seduttrice Elena di Sparta narrata nel grande loutrophoros apulo proveniente dal Museo Archeologico di Napoli, alla società, con la presenza di rari reperti come specchi, ampolle e incensieri, che contenevano profumi e unguenti che le aristocratiche del tempo usavano come tecniche per attrarre gli uomini; nella sala dedicata alla cosmesi si è anche ricostruito ipoteticamente una delle fragranze che venivano usate all’epoca. Nel tentativo di rivivere un quotidiano perduto e di rispondere a cosa significava sedurre o cosa era la bellezza nel mondo antico, incontriamo testimonianze artistiche di un mondo vivace, colorato, fantasioso ma anche spietato e maschilista. Se da un lato la seduzione era uno delle poche armi utilizzabili delle donne e gli uomini seduttori erano considerati antieroi e poco virili, il culto del bello rimase uno degli assi fondanti della cultura greca antica come testimoniato dalle affascinanti opere raccolte in questa mostra.
Mattia Solari
mostra visitata il 14 febbraio
Dal 15 febbraio 2018 al 13 gennaio 2019
Amori, bellezza, desiderio nella cultura greca e magnogreca
Gallerie d’Italia- Palazzo Leoni Montanari
Sede museale Banca Intesa San Paolo
Contrà  Santa Corona 25 Vicenza
Orari: da martedì a domenica  dalle  10.00 alle 18.00
Info: www.gallerieditalia.com/it/vicenza/

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