07 marzo 2018

Pizzi Cannella nel regno di Sua Maestà

 
Dopo il grande successo della recente retrospettiva al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, Pizzi Cannella inaugura oggi a Londra, da Partners & Mucciaccia, una nuova personale con 21 lavori realizzati appositamente per l’occasione

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Dopo il grande successo della recente retrospettiva “Salon de Musique and other paintings” che il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo ha dedicato a Piero Pizzi Cannella (Rocca di Papa, Roma, 1955), il grande artista romano inaugura oggi pomeriggio a Londra, da Partners & Mucciaccia, un nuovo progetto espositivo, raffinato come sempre, dal titolo “Storyboards. Interni e vedute”. Una piccola pinacoteca di 21 nuovi lavori (14 tele di dimensioni medio grandi e 7 opere su carta), realizzati appositamente per gli spazi inglesi della nota galleria romana.
Una porzione del titolo scelto, quell’”Interni e vedute” mi richiama subito alla mente l’omonima personale alla Galleria L’Attico del marzo del 1988, in cui Pizzi Cannella aveva spalancato i suoi proverbiali “armadi” di alcuni anni prima, uscendo dalla magmatica oscurità resa da un colore dalla consistenza del bitume per abbracciare la luce che dona ai suoi soggetti un’inedita spazialità. 
Oggi, a distanza di trent’anni esatti, la personale londinese conferma un rinnovato piacere dell’artista romano di fare pittura a colpi di pennello intriso di una densa materia, con un vigore di impasto che ricorda le più crude immagini della pittura spagnola seicentesca. A partire dalle Mappe immaginarie o, come lo stesso Pizzi Cannella ha voluto più volte definirle, “mappe per andare via”, viatico prezioso nei cosmopoliti viaggi da stanza da lui compiuti, nei suoi itinerari della fantasia da cui andar via o dove tornare. E poi i Salon de musique, in cui affiora la parte più intima, segreta, erotica dell’artista, in un paesaggio scuro e indefinito, dove lo spazio è vuoto o, meglio, affollato di assenza, silenzioso di rumore. È l’atmosfera dei “salon de musique” per l’appunto, quella delle grandi corti europee del Settecento, di quelle orientali, dei sontuosi palazzi indiani abitati dai maharaja (si pensi al film dallo stesso titolo, Salon de musique, del 1958, del regista indiano Satyajit Ray). Dove è in scena la solitudine della festa, la malinconia del successo, la solitudine in mezzo alla folla. E, poi, ancora gli interni domestici dove spostare quasi impercettibilmente le cose per addizione (sovrapposizione) o sottrazione (cancellazione) eliminando il superfluo. Il procedere tipico di Pizzi Cannella per serie pittoriche cicliche comprende anche nell’esposizione londinese le sue tipiche vesti femminili archetipali.
Jerry Saltz, uno dei critici migliori a livello mondiale, una volta ha detto: «È dai tempi di Nixon che nessuno crede più alla storia della morte della pittura, eppure molti puntano ancora su questo cavallo perdente». Probabilmente, dopo una visita a questa personale di Pizzi Cannella da Partners & Mucciaccia, ci sarà qualcuno in meno a puntarci. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Veduta, 2018, tecnica mista su tela, cm 155×200
In homepage: Interno, 2018, tecnica mista su tela, cm 155×200
Opening: ore 18.00-20.00
Pizzi Cannella. Storyboards. Interni e vedute 
dal 9 marzo al 12 maggio 2018
Partners & Mucciaccia
45 Dover Street, Londra
tel. + 44 20 7629 9605
orari: dal lunedì al venerdì, 10.00-18.00. Sabato 11.00-18.00
www.galleriamucciaccia.com

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