15 marzo 2018

Boldini. Ritratto di signora

 
Si presenta oggi alla stampa, nelle sale della Galleria d’Arte Moderna di Milano, una retrospettiva su Giovanni Boldini con una selezione di 30 opere, tra dipinti, disegni e pastelli, concessi straordinariamente in prestito dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara e in dialogo con le opere della GAM del grande protagonista della Belle Époque e di Paul Helleu, suo amico ed emulo

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L’artista impressionista Giuseppe De Nittis conobbe la musa ispiratrice della sua opera, la moglie Léontine, presso un servizio di noleggio di costumi teatrali gestito dai genitori adottivi. La confidenza di entrambi con il mondo dei tessuti e delle vesti giocò un ruolo fondamentale sia nella loro appassionata storia d’amore sia nella carriera del pittore. Sembra infatti che Léontine amasse personalizzare i propri abiti e De Nittis, dal canto suo, le dettagliava puntualmente come si dovesse vestire per trasferirne sulla tela quell’immagine di donna che, a detta di Charles Baudelaire, “è nel suo diritto e, in certo modo, compie una specie di dovere industriandosi di apparire magica e soprannaturale; bisogna che stupisca, che affascini; idolo, ella deve dorarsi per essere adorata”. 
La ricerca della significatività simbolica, della funzionalità celebrativa, della bellezza e della preziosità dell’abito riservato alla donna è sempre stata particolarmente curata nel mondo artistico (un tipico esempio è il noto ritratto in mosaico dell’imperatrice Teodora nella basilica di San Vitale a Ravenna), così come nella prassi liturgica di un po’ tutte le religioni. 
E proprio questo idolo femminino il cui vestito lo completa e lo interpreta, ne rappresenta lo spirito della sua eleganza, l’espressione della sua raffinatezza, torna a essere celebrato, questa volta alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, all’interno della retrospettiva dedicata a Giovanni Boldini (1842-1931). 30 opere tra dipinti, pastelli, disegni e incisioni risalenti al primo ventennio del XX secolo documentano, infatti, in modo esemplare, il genere più caro all’artista: il ritratto femminile mondano dell’alta borghesia e dell’aristocrazia, quello delle donne più belle della società parigina, esaltate con uno stile moderno, personale e ricercatissimo. Svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame protagoniste della Belle Époque, tra salotti eleganti, feste dalle atmosfere rarefatte e, soprattutto, fragranti abiti preziosi. Dalla nobiltà dei filati, dalla finezza dei tessuti, dalla ricchezza dei disegni e dei ricami. Così Boldini si rivela sagace anticipatore della modernità novecentesca, ma anche della fragilità di un’umanità alle soglie del “secolo breve” della storia. (Cesare Biasini Selvaggi)
In apertura e in home: Giovanni Boldini, La signora in rosa/Ritratto di Olivia de Subercaseaux-Concha, 1916. Olio su tela. (Ferrara, Museo Boldini)
INFO
BOLDINI. Ritratto di signora
a cura di GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano – Museo Giovanni Boldini, Ferrara
dal 16 marzo al 17 giugno 2018
Galleria d’Arte Moderna di Milano
via Palestro 16,  Milano
tel. 02 884.459.47 – www.gam-milano.com
orari: martedì-domenica, 9.00 – 17.30 (ultimo accesso 30 minuti prima dell’orario di chiusura); lunedì chiuso. Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1° gennaio, Lunedì di Pasqua e 1° maggio

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