06 aprile 2018

Il Met restituisce tesori all’Oriente

 

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Un idolo all’India, e due sculture di pietra all’India. Il Metropolitan di New York è in fase di restituzione di antichità trafugate e arrivate nella Big City in tempi recenti, attraverso donazioni.
Il museo ha dichiarato: “L’idolo della Dea Durga una volta era incastonata nel tempio Chakravarteswara a Baijnath, Capitale medievale nell’India settentrionale. È stato donato al Museo nel 2015. Lo staff del Met lo ha riconosciuto dalla copertina di KA Nautiyal The Arcaheology of Kumann, una pubblicazione del 1969, e ha contattato il Servizio archeologico nel 2017. Si prevede che la scultura sarà restituita a Delhi quest’estate”.
Il tempio Chakravarteshwar, costruito nell’anno 1204, è stato distrutto e sostituito con una struttura moderna. Poiché il tempio stesso è perduto, è stato ancora più difficile identificare le origini della statua.
L’unica informazione certa, in questo caso, era che l’idolo trafugato fosse emerso per la prima volta nel mercato dell’arte nel 1980. Da quella data, la vendita della scultura sarebbe stata una violazione dell’India’s Antiquities and Art Treasure Act, approvata nel 1972. Tale legge stabiliva che da allora non sarebbe stato lecito per nessuna persona, a parte il governo centrale o qualsiasi autorità o agenzia autorizzata dal governo centrale, appunto, a esportare qualsiasi antichità o tesoro artistico.
E il Met va avanti in questa operazione, anche un po’ politica, restituendo anche due sculture in pietra in Nepal: una stele del XII secolo di Uma Mahesvara (Shiva e Parvati) e un Buddha in piedi del X secolo. Secondo la dichiarazione ufficiale del museo “La stele di Uma Mahesvara proviene dalla fontana di Tangalhiti a Patan, ed è stata donata al Museo nel 1983. Il Buddha permanente, da uno stupa commemorativo a Yatkhatol, Kathmandu, donato nel 2015, ed è stato nel corso del processo di acquisizione portato alla luce che entrambi gli oggetti sono stati elencati come rubati nella pubblicazione Stolen Image del Nepal del 1989. Il Museo ha contattato il governo del Nepal nel 2017 per offrire il loro ritorno, dopo di che il Consolato Generale del Nepal a New York ha contattato il Museo e si è offerto di coordinare e facilitare il rientro sicuro delle opere in Nepal. Le sculture saranno restituite a Kathmandu nell’aprile 2018”.
Il console generale del Nepal Madhu Marasini ha dichiarato: “Speriamo che la mossa del Metropolitan scoraggi il commercio illegale di reperti archeologici e storici”. Non solo in Nepal, aggiungiamo.
Fonte: artnet

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