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Il tema della collettiva che si inaugura oggi pomeriggio a Venezia, nelle sale di Marignana Arte, è allineata sia all’identità della Galleria sia alla direzione curatoriale di Ilaria Bignotti, studiosa nell’ambito dei linguaggi spazialisti e ambientali tra anni ‘60 e ‘70 e nelle indagini contemporanee, con riferimento ai temi della processualità, della resilienza e del site-specific.
Il progetto risente di queste direzioni sin dal titolo che gioca su un doppio binario: da un lato, se letto nelle sue iniziali, www, rimanda immediatamente proprio alla rete, al web, al mondo digitale che esalta le potenzialità dell’opera quale medium di coinvolgimento collettivo e di esperienza immersiva.
Dall’altro, leggendolo nella sua estensione, il titolo della mostra ci chiede, e chiede in primo luogo all’artista, “cosa vogliano i muri”: ovvero, come le opere si relazionino con lo spazio, inteso sia come superficie accogliente l’immagine, sia come parete osmotica di una visione meta-fisica, sia infine come membrana osmotica, attivante lo scambio tra opera, artista e spettatore.
Gli artisti coinvolti nel progetto (Mats Bergquist, Alessandro Diaz de Santillana, Riccardo De Marchi, Alberto Gianfreda, Serena Fineschi, Nancy Genn, Silvia Infranco, Artur Lescher, Emil Lukas, Antonio Scaccabarozzi e Roy Thurston), molti dei quali proposti per la prima volta dalla galleria veneziana, rispondono con autonomia di ricerca e, al contempo, dialogano tra di loro, attraverso le opere selezionate.
In alto: Alberto Gianfreda, Via Lattea, 2013, marmo di carrara e alluminio, 160 x 120 x 100 cm (dettaglio)
In homepage: Serena Fineschi, Thirty Winter Nights (from Bruegel’s Sky to Bosch’s Garden), 2018, glass wool and green cardboard, 250 x 154 x 8 cm
INFO
Opening:, ore 15.00 – 21.00
W.W.W – What Walls Want
dal 23 maggio al 15 settembre 2018
MARIGNANA ARTE
Dorsoduro 141, Venezia
www.marignanaarte.it – +39 041 5227360