25 maggio 2018

Quando Palermo era punk

 

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Palermo era Punk. Ce lo raccontano le foto di Fabio Sgroi, che negli anni ’80 si avvicinò alla fotografia immortalando la scena underground del capoluogo siciliano. Come scrive Francesco De Grandi, “Punk, anarchici valprediani eravamo LA CUBA, un gruppo di attrattori impazziti, un avamposto Cyberpunk nell’interzona della Palermo anni ’80 spazzata dal vento dell’eroina statale di Villa Siringa e del Liceo Artistico puzza di piedi. Disegnatori di altri mondi, di sordide buttane e di mostri malinconici. Stavamo accovacciati sul ponte non terminato di via Belgio, una rampa che si fermava al suo culmine in un groviglio di tondini d’acciaio, verso ciò che restava degli agrumeti della Palermo felicissima, con i piedi-anfibi penzoloni, a passarci le canne di erba di Partinico e meditare di fanzine indipendenti e di fighe spaziali, sotto di noi Aranceti Meccanici a perdita d’occhio”. Palermitano, classe 1965, nel 1986 Sgroi entrò a far parte dell’agenzia di Letizia Battaglia e Franco Zecchin, “Informazione fotografica” per il quotidiano “L’Ora”, dando inizio alla sua carriera e affermandosi sia in Italia che all’estero. Questa serie di scatti, finora inediti, sono i primi lavori da autodidatta di Sgroi, e il prossimo mese, verranno pubblicati dalla casa editrice Yard Press, nel volume “Palermo 1984–1986, Early works” .

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