20 giugno 2018

La “Magna Carta” liquida di Mark Wallinger

 

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L’artista britannico Mark Wallinger, ex vincitore del Turner Prize che abbiamo appena visto in mostra anche al Pecci di Prato, ha svelato la sua ultima opera pubblica a Runnymede, dove il Re Giovanni fu costretto dai suoi nobili baroni a mettere il sigillo sulla Magna Carta più di 800 anni fa.
In un prato vicino al fiume Tamigi nel Surrey, a ovest di Londra, la nuova “scultura” commemora la 39esima clausola di quella grande carta delle libertà, che sancisce il diritto a un processo equo. 
In un momento in cui il trattamento di detenuti, rifugiati e immigrati sta dominando le conversazioni in tutto il mondo, il lavoro, chiamato Writ in Water, assume così un significato aggiornato.
“La Magna Carta è stato l’inizio della common law, e l’idea del diritto al processo da parte dei propri pari: tutto ciò che è scaturito da quello, dai diritti dell’uomo fino alla dichiarazione dei diritti universali”, ha detto l’artista.
La struttura color sabbia è stata inaugurata ufficialmente il 16 giugno – 803esimo anniversario del sigillo storico – e può essere raggiunta con un breve pellegrinaggio tra erba e fiori selvatici, curati dall’ente di beneficenza britannico National Trust, che ha commissionato il lavoro all’organizzazione delle arti pubbliche Situations.
Concepito con lo studio londinese Octopi, il punto di riferimento architettonico di Wallinger emana le vibrazioni mistiche di siti antichi come Newgrange in Irlanda o Stonehenge. Costruito usando la misura medievale dei cubiti – che è all’incirca la distanza tra la punta del dito indice e il gomito – la struttura è composta da terra e sabbia locali. All’interno si arriva per mezzo di un semplice labirinto, che porta a una pozza d’acqua nella quale il 39esimo punto viene riflesso dall’inscrizione lungo il bordo della struttura.
La clausola, tradotta dal latino, afferma che: “Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, multato, messo fuori legge, esiliato o molestato in alcun modo, né noi useremo la forza nei suoi confronti o demanderemo di farlo ad altre persone, se non per giudizio legale dei suoi pari e per la legge del regno”.
Il messaggio 39, inoltre, è consacrato nel quinto emendamento alla costituzione degli Stati Uniti. Il Regno Unito, tuttavia, non ha una simile costituzione scritta e quindi, come afferma il titolo del lavoro, questi diritti sono “scritti nell’acqua” piuttosto che formalmente incisi nella pietra. “Diamo per scontati certi diritti che possono facilmente essere erosi o spazzati via dai despoti o dalla negligenza, e dalle facili soluzioni del populismo e del fondamentalismo”, ha dichiarato ancora Wallinger, che continua: “Ottocento anni sono un tempo lungo, la gente vive in una realtà più immediata e non storica, specialmente negli anni intermedi, e tende a dimenticare le varie lotte che ci hanno portato dove siamo”.
Fonte: artnet

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