22 giugno 2018

That’s IT. Al MAMbo si apre l’era di Lorenzo Balbi ed esplode la costellazione dei trentenni

 

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Frizzante, energica, variegata, fresca, incasinata. È così. Anzi, è “That’s IT”, la prima mostra ufficiale della direzione di Lorenzo Balbi al MAMbo di Bologna, che ha inaugurato ieri sera con un fiume di pubblico e di addetti ai lavori, tra collezionisti (Golinelli in primis), direttori di altri musei italiani, critici e giornalisti, in gran spolvero per questa prova che pare aver convinto tutti, o quasi, proprio per gli aggettivi con i quali abbiamo iniziato questa news. 
Le opere? Sono 56, di 50 artisti nati tra il 1980 e il 1992, e sono una prima, vera mappatura di cosa si è mosso nelle mani degli artisti in Italia (o italiani residenti all’estero) negli ultimi anni. È una mostra di millennials, o quasi, e come ha giustamente ricordato il Presidente del museo, Roberto Grandi, è un’esposizione da rivedere con la dovuta attenzione, dopo il bagno di folla e saluti e complimenti tipico degli opening. Già, perché si tratta di una mostra transmediale nel vero senso della parola, dove video, scultura, pittura, fotografia, installazioni, sono solamente espedienti per tracciare un’altra traiettoria, per raccontare ricerche, estetiche, prove, idee. “That’s IT” è sicuramente una mostra narrata al presente e un ottimo punto di ri-partenza per la storia non troppo gloriosa del MAMbo degli ultimi anni, che ha scelto anche di rifarsi un poco il look per attrarre la città, aprendo finalmente alla strada le vetrate che danno su via Don Minzoni. 
Che il vento del nuovo abbia ricominciato a soffiare sulla città dotta? Le premesse sembrano esserci, con la voglia comune di riappropriarsi del museo. E il dj-set di Lorenzo Senni, che ha aperto ufficialmente l’after party dopo l’opening, alle 22, è stata la seconda dimostrazione di quanto Bologna abbia voglia di ballare sulle note di oggi.

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