16 luglio 2018

Pittura, fotografia, video, scultura, grafica e oltre. Tutti i vincitori del Combat Prize

 

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Cala il sipario sulla mostra della nona edizione del Combat Prize, visitabile dal 23 giugno al 14 luglio, al Museo Giovanni Fattori di Livorno. E questo vuol dire che ci sono anche i vincitori del concorso internazionale dedicato alla ricerca artistica contemporanea. La giuria, composta da Andrea Bruciati, Francesca Baboni, Lorenzo Balbi, Federica Chiocchetti, Stefano Taddei e Walter Guadagnini, ha scelto Caterina Silva come vincitore della sezione Pittura, con menzione speciale ad Adelisa Selimbasic, il collettivo Discipula per la sezione Fotografia, con menzione a Valentina Vannicola, Navid Azimi Sajadi per la sezione Grafica, con menzione a Marta Colombo, Lia Cecchin per la sezione Scultura/Installazione, con menzione a Penelope, Shahar Marcus per la sezione Video. 
Silva ha vinto grazie ad Agosto, «per avere realizzato un’opera visionaria e ben strutturata, dalla stesura pittorica corposa, che strizza l’occhio alle tendenze internazionali». How Things Dream: Morpheus, OMA Ad 03, dei Discupula, è «un’opera in grado di unire la riflessione sul mezzo fotografico e allo stesso tempo sull’impatto delle nuove tecnologie sulla società e sui nostri modi di vita». «Fonde con una sintesi efficace l’ideologia laica islamica, la cultura greca e latina ed elementi simbolici occidentali», l’opera di Azimi Sajadi. Lia Cecchin, in Dada Poem (22 missed calls), «ha saputo coniugare nella propria opera linguaggi e forme della contemporaneità in modo efficace, ottenendo nuove narrazioni e realizzando un insieme scultoreo ibrido e camaleontico». Marcus, con Homecoming artist (Dresden), è stato premiato per la sua «incisiva ricerca, sospesa tra linguaggi socialmente codificati che si pone come baluardo di controllo e di richiamo del singolo verso la distratta collettività, in tempi di estetica diffusa e in congiunture molto stridenti di post-politica». 
Per quanto riguarda i premi speciali, il premio “Fattori Contemporaneo”, che consiste in una personale al Museo Fattori nella programmazione 2019, viene assegnato a Ruth Beraha, per aver saputo interpretare con la propria opera le urgenze del contemporaneo e i temi della rappresentazione artistica in modo nuovo e non scontato mostrando una solidità e diversità nella propria ricerca. Infine, per il premio ART TRACKER, in cui quattro artisti under 35 saranno inseriti nella programmazione eventi di LUCCA ART FAIR 2019 per un nuovo progetto curatoriale, i vincitori sono: Stefano Bazzano, Maddalena Tesser, Paolo Alberto Peroni e Francesco Levy.

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