24 luglio 2018

Il gatto di Monet torna a casa

 

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Il gatto di Monet ha trovato la strada per tornare nella casa dell’artista a Giverny, nel nord della Francia. Durante la vita del pittore, il felino in terracotta di biscotto smaltato, prodotto in Giappone, pare abbia trascorso molti anni raggomitolato su un cuscino nella luminosa sala da pranzo gialla, rivestita con stampe giapponesi. Alla morte dell’artista la scultura passò a casa di Michel, il secondogenito di Monet, che sarebbe però scomparso in un incidente d’auto nel 1966.
E una scoperta sorprendente è stata fatta ora proprio su Michel, che presumibilmente avrebbe avuto una figlia illegittima, Rolande Verneiges, a cui fu dato un tesoro di opere e cimeli di Monet dal suo amorevole padre. Nata nel 1914, è morta nel 2008 e la sua esistenza è rimasta sconosciuta, anche agli specialisti di Monet, fino all’autunno scorso.
Ma Adrien Meyer, un’esperta di Christie’s – altro che Agatha Christie – in Arte Impressionista, è riuscita a rintracciare la figlia di Verneiges e ha scoperto le opere “perdute” di Monet conservate ovunque in un appartamento, con dipinti senza cornice sotto i letti. Tra i memorabilia c’era anche il gatto di ceramica.
Che ora è tornato nella sala da pranzo di Monet, ancora una volta sistemato su un cuscino. 

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