28 luglio 2018

Un Giotto sotto processo

 

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Kathleen Simonis, collezionista inglese, ha perso l’ultima tappa di una lunga battaglia legale per esportare un dipinto attribuito a Giotto, del valore di circa 10 milioni di sterline, che aveva portato nel Regno Unito dall’Italia più di dieci anni fa.
Simonis ha richiesto una licenza di esportazione europea permanente dall’Art Council England (ACE) nel 2015 per inviare la pittura del 14° secolo in un porto franco a Zurigo. La sua domanda è stata respinta e, il 23 luglio, nella High Court di Londra, la Justice Carr ha accolto la decisione dell’ACE di non concedere tale licenza, sostenendo la sua difesa che il lavoro non è stato spedito legalmente dall’Italia nel Regno Unito nel 2007 e quindi che l’ACE non era il autorità competente per il rilascio delle licenze. 
Simonis intende appellarsi alla sentenza, sulla base del fatto che le leggi italiane sul caso sono incompatibili con le leggi dell’UE sulla libera circolazione delle merci, secondo il legale rappresentante Daniel McClean, consulente di Howard Kennedy a Londra. Simonis, che è il proprietario legale del dipinto, vive in Italia, anche se suo figlio, Fabrizio Moretti mercante specializzato in Antichi Maestri, ha gallerie a Londra e Monaco. Il dipinto della Madonna col Bambino venne acquistato in un’asta a Firenze nel 1990 per l’equivalente di circa 3mila e cinquecento sterline, quando ancora era attribuito ad uno “sconosciuto artista del XIX secolo”. Dopo l’esame e il restauro degli anni ’90, l’opera è stata attribuita al maestro del primo Rinascimento o alla sua scuola. 

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