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Sono comparsi in scena a Frieze London: due nuovi lavori, borse e portafogli “imitazioni” di Louis Vuitton, firmati da Haroon Mirza.
Ma come? Un altro artista si mette a copiare la moda? No, è il contrario, di nuovo. Secondo Mirza, infatti, Vuitton avrebbe operato una “palese appropriazione” delle sue sculture a energia solare per le sue vetrine.
Mirza afferma che ci sono quattro elementi “cardine” delle sue installazioni di cui la maison Vuitton si è appropriata: pannelli solari in forme geometriche che alimentano componenti elettrici, LED o giradischi, con oggetti trovati che ruotano su di essi e cavi elettrici esposti. “Sono lusingato, perché è bello vedere il proprio lavoro “avere un impatto”, ma allo stesso tempo è un completo sfruttamento”, dice Mirza.
L’artista ha pensato così di “aprire un dialogo” con il marchio di moda realizzando opere che utilizzano borse “ispirate” ai famosi accessori monogrammati di Louis Vuitton, ma da Louis Vuitton non è ancora arrivato nessun commento.
Mentre Mirza continua: “Come può LVMH essere così impegnato nella collaborazione con gli artisti, collezionare opere, e poi fare qualcosa che è palesemente appropriazione?”
Per ora i due pezzi, esposti da Lisson, sono stati venduti: uno è intitolato Counterfeiting the counter fitters (2018), e consiste in una borsa che gira su un giradischi alimentato da pannelli solari fissati al muro (45mila sterline). L’altro, Point of Sale (2018), presenta un portafoglio posizionato sopra un pannello solare rotante: 22mila sterline, venduto da François Ghebaly.
In attesa di sviluppi. Ovvero fruttuose collaborazioni, o cause belle e buone.
Fonte: theartnewspaper
La moda è un cappello che arriva sempre tardi e ha pochissimo da dire; così pare.
Buongiorno