15 ottobre 2018

Dalla basilica metallica all’asilo di legno. La Triennale dà le Medaglie all’Architettura

 

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Un asilo che è tutt’uno tra interno ed esterno, una Basilica che sembra leggerissima, a tratti trasparente, e quattro grandi protagonisti. Potrebbe trattarsi di una storia fantastica e, in effetti, a guardare le strutture premiate con la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2018, sembra quasi che sia così ma, invece, è tutto reale, concreto e attraversabile. Il prestigioso riconoscimento, promosso dalla Triennale di Milano in collaborazione con il MIBAC, ha lo scopo di valorizzare e mappare lo stato della produzione architettonica italiana e, considerando i tristi tempi, dà anche un po’ di ossigeno alla nostra autostima. 
«Arrivato alla sua sesta edizione, il Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana conferma la sua importante missione di mappare e valorizzare la produzione architettonica italiana, registrandone le trasformazioni. Intendendo l’architettura come una prospettiva sul mondo, i progetti premiati si distinguono – oltre che per la carica di innovazione progettuale – proprio per una forte attenzione a urgenze del contemporaneo quali sostenibilità, dialogo con lo spazio e l’ambiente, responsabilità sociale. Siamo inoltre grati al Comitato Premio Claudio De Albertis per l’istituzione del Premio T Young Claudio De Albertis: un esempio di un fattivo impegno nel supportare le giovani eccellenze italiane», ha affermato Stefano Boeri, Presidente della Triennale di Milano. 
Dunque, a vincere il Premio dedicato alle architetture progettate da professionisti italiani e realizzate in Italia o all’estero, nel periodo 2015- 2017, è stata la Kindergarten Niederolang a Olang, Bolzano, di feld72, studio composto da Anne Catherine Fleith, Michael Obrist, Mario Paintner, Richard Scheich e Peter Zoderer, con sede a Vienna e a Kaltern. Scelta tra ben 349 candidature, si tratta di una struttura che riesce a conciliare le esigenze di sicurezza e didattiche peculiari di un asilo, con una linea estetica raffinata, semplice ed elegante, con ampi spazi aperti e vetrate, abbracciati da un solido muro in legno. 
La Basilica di Siponto di Edoardo Tresoldi è stata invece premiata con la Medaglia per il Premio Speciale alla committenza 2018. La scultura architettonica in rete metallica, realizzata dall’artista milanese e commissionata dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia e dal Segretariato Regionale Mibac, in collaborazione con Cobar spa, ricostruisce e reinterpreta la tridimensionalità dell’antica basilica paleocristiana costruita a ridosso della chiesa romanica esistente, nata 600 anni dopo. Scandita da nette scomposizioni visive e volumetriche e accarezzata dagli agenti atmosferici, l’installazione si delinea come un ponte nella memoria del luogo e permette al pubblico di relazionarsi con il tempo e con la storia. 
Simone Gobbo, classe 1980, conquista la prima edizione del Premio T Young Claudio De Albertis, riconoscimento dedicato alla memoria del presidente della Triennale scomparso nel 2016 e rivolto alla promozione delle giovani promesse italiane under 35 attraverso un premio di 30mila euro. La sua opera è il Bivacco F.lli Fanton, un’architettura caratterizzata da un profilo inclinato, che si adatta all’orografia della Forcella Marmarole. Tra i finalisti, anche Matteo Arnone, Andrea Brambilla, Mario Coppola, Ambra Fabi, Peter Pichler. «Abbiamo dato voce a tutta l’Italia, con progettisti che provengono dalle Regioni più diverse, da Nord a Sud, cercando di premiare il talento, la continuità, la visione, l’innovazione tecnologica dei progetti, i contributi teorici al grande discorso intorno all’architettura che, come è evidente, non è fatto solo di grandi nomi ma di un tessuto creativo giovane tutto da valorizzare», ha commentato Carla De Albertis, presidente del Comitato del premio. 
Premio speciale all’opera prima, assegnato a Mirko Franzoso, già Giovane Talento dell’Architettura Italiana nel 2016, per la Casa sociale Caltron a Cles, mentre ad ottenere la Medaglia d’oro alla Carriera sono stati Umberto Riva, Paola Viganò, Guido Canali e Valeriano Pastor. Sei le menzioni d’onore: per la Categoria Nuovi Edifici, a Barozzi/Veiga, per la Scuola di Musica Brunico; per Infrastrutture, a Stefano Santambrogio, per la riqualificazione del lungolago di Malgrate; per Paesaggi e Spazi Urbani, ad Amanzio Farris, per il Belvedere per una persona a Rocca di Mezzo, L’Aquila; per Interni, a Gianmatteo Romegialli, per la piscina del Roccolo, a Como; per Allestimenti, a Canali Associati, per l’allestimento del nuovo Statue Stele e il restauro del Castello del Piagnaro a Pontremoli; per Riconversione e Restauro, a Giulio Barazzetta e SBG Architetti per il progetto, la direzione lavori e la direzione artistica del restauro della Chiesa di Nostra Signora della Misericordia a Baranzate.

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