13 dicembre 2018

Il bello della foto d’autore, a prezzi accessibili. YellowKorner apre una sede a Napoli

 

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Fotografia d’autore a prezzo contenuto. È questa la mission della catena internazionale di gallerie YellowKorner, che ha inaugurato a Napoli la seconda filiale Italiana, dopo quella di Milano, un nuovo spazio che si aggiunge agli oltre 100 diffusi in tutto il mondo, da Los Angels a Parigi, da Berlino a Tokyo e New York. 
Fondata da Alexandre de Metz e Paul-Antoine Briat nel 2006, la catena propone grandi nomi della fotografia mondiale dal 1880 ad oggi e artisti emergenti, rigorosamente selezionati da un comitato scientifico di esperti. Le tirature sono limitate e autorizzate, accompagnate da un certificato di autenticità, e le stampe di alta qualità sono realizzate dal laboratorio professionale Zeinberg, con la supervisione degli stessi fotografi. Un catalogo ampio intercetta diverse tendenze della fotografia d’autore, con una particolare inclinazione a proporre immagini contemporanee forti e innovative. Tra i grandi nomi presenti in catalogo, primeggiano Gustave le Gray, Dorothea Lange, Jean Dieuzaide, Bert Stern, Matthieu Ricard, Oliviero Toscani, Araki, Yann Arthus-Bertrand, Elliott Erwitt e gli storicizzati Kusakabe Kimbei, Nadar, Léon Gimpel, Eugène Atget, Man Ray
A Napoli, YellowKorner arriva grazie alla passione dell’imprenditore partenopeo Ugo Romano, da anni nel settore delle cornici e appassionato d’arte: «Napoli è una città abituata al bello, anche con una interessante inclinazione al collezionismo. Di fatto mancava una realtà che proponesse opere d’arte in grado di incrociare le esigenze di diverse tipologie di appassionati o curiosi, slegandosi da un’idea elitaria del collezionismo». Tra gli obiettivi del nuovo YellowKorner, anche quello di promuovere, all’attenzione del comitato di esperti, i lavori di talenti napoletani da inserire in catalogo, in modo da incentivarne la diffusione sul piano internazionale. 
Nella galleria napoletana saranno in esposizione i capolavori di Oliviero Toscani, le visioni oniriche Richard Hirst, i soggetti bizzarri di Juliet Jourdain, i luoghi del silenzio Reginald Van de Velde, le suadenti veneri di Rusnal Lobanov, le composizioni surreali di Miguel Vallinas, le indagini urbane di Massimo Ragusa, i vertiginosi paesaggi di Jorg Dickmann, le astrazioni visive di Florian Muller, le ambientazioni cinematografiche di Formento + Formento e tanti altri. Napoli e la fotografia è un binomio storico ma, come in questo caso, ancora fortemente attuale. (Giovanna Bile)

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