16 gennaio 2019

ZERO (Weak Fist) si accende a Bologna

 

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Arriva a Bologna l’opera ZERO (Weak Fist) di Patrick Tuttofuoco, che dal 17 gennaio – giorno in cui sarà ufficialmente inaugurata – splenderà luminosa a Porta San Donato (a molti nota come Porta Zamboni) e già si preannuncia come uno dei simboli dell’imminente art week, durante la quale sarà uno dei progetti principali di Art City. L’opera, vincitrice della prima edizione del bando Italian Council, promosso dalla DGAAP-Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, è realizzata in neon verde, rappresenta una mano in una posa naturale, leggermente chiusa, e viene posizionata con un grado di rotazione differente ad ogni tappa.
Installata lo scorso a settembre a Rimini e successivamente a Berlino, l’arrivo dell’opera nel capoluogo emiliano segna la conclusione di un progetto preciso: «Bologna – ha spiegato Tuttofuoco alla stampa – rappresenta il compimento di un percorso che riguarda la relazione non solo con lo spazio pubblico ma con la storia. Sono partito dall’Arco di Augusto come landmark storico, un luogo antico il cui significato ci riporta all’attualità, mostrandoci, nella sua idea di apertura, un approccio dissonante e più evoluto rispetto al presente che viviamo. L’Ambasciata Italiana a Berlino è legata a una storia più recente: il “vuoto” sulla facciata dell’edificio, non ricostruito dopo le distruzioni della guerra, è il simbolo dell’elaborazione di una ferita che non va più dimenticata. Porta San Donato a Bologna è il punto di arrivo da cui può ricominciare tutto: anche questo è un luogo storico ma, per il suo legame con l’Università e la sua vita culturale, è al tempo stesso un collegamento col futuro, proiettato verso uno spostamento positivo degli equilibri. È la rappresentazione di un potenziale infinito».
ZERO (Weak Fist) rappresenta anche un successo per la collaborazione tra istituzioni, che abbiamo chiesto a Denise Tamborrino, Funzionario responsabile per il Polo Museale per il progetto Italian Council, di raccontarci: «ZERO (Weak Fist) è il progetto ideato e proposto dal Polo Museale dell’Emilia-Romagna per il bando Italian Council 2017, prima edizione. E’ un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale nell’elaborazione e gestione di progetti culturali complessi e di alta qualità artistica: Polo Museale, Soprintendenza di Ravenna e Soprintendenza di Bologna, Comune di Rimini, Comune di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna e Istituto Italiano di Cultura di Berlino hanno partecipato e lavorato insieme per raggiungere questo importante traguardo. La scelta di realizzare un’opera d’arte pubblica amplifica la portata del bando e mette ancora di più in evidenza il ruolo primario dello Stato come committenza, completando così il cerchio dell’azione culturale già consolidato con le prassi della tutela e della valorizzazione. La collocazione dell’opera nei tre siti di Rimini (Arco di Augusto), Berlino (Cortile dell’Ambasciata Italiana) e Bologna (Porta San Donato) dimostra la possibilità che tutela, valorizzazione e contemporaneità possano coesistere, ricreando nuovi dialoghi inclusivi e linguaggi di mediazione con gli utenti dell’oggi per la formazione di un patrimonio culturale comune».
Un ruolo fondamentale per la nascita di ZERO (Weak Fist) è stato giocato anche dall’associazione culturale Xing, fondata a Bologna nel 2000, a cui abbiamo chiesto di raccontarci le motivazioni che l’hanno spinta a sostenere questo progetto: «Siamo stati coinvolti dal Polo Museale per identificare un artista italiano da candidare per il primo bando dell’Italian Council, nel 2017. L’opera doveva, oltre alle ragioni di promozione dell’Arte Contemporanea italiana all’estero, soddisfare una significanza territoriale e venire collocata definitivamente in Emilia-Romagna. Da subito il nostro sforzo è stato quello di pensare ad un’opera che fosse in grado di comunicare visivamente in maniera gioiosa un contenuto complesso e abbiamo pensato a Patrick Tuttofuoco, artista dinamico e cosmopolita che abbiamo incrociato più volte lungo il nostro percorso. Ragioni professionali e affettive ci legano a molti autori italiani della diaspora berlinese, città che ha assunto nel corso dell’ultimo decennio una nuova centralità in una difficile fase dell’Europa e che ha accolto, a più riprese, artisti, musicisti e intellettuali di diverse generazioni. Bologna, a sua volta, è centro di passaggio culturale e di formazione, grazie al suo sistema di connessioni e la sua Università. Dal Km Zero della via Emilia a Rimini, passando per Berlino e approdando a Bologna, questa mano luminosa ha subito vari gradi di rotazione, come a sottolineare l’adattabilità di un segno ai diversi contesti storici che lo attualizzano. Dal nostro punto di vista, questa insegna luminosa, installata su porta Zamboni, punto di accesso dai viali allo storico quartiere universitario, rappresenta oggi un semaforo verde: un segno di accesso a luoghi di socialità, di costruzione e scambio del sapere». (Silvia Conta)
Patrick Tuttofuoco
ZERO (Weak Fist) 
Porta San Donato, Bologna

17 gennaio – 17 febbraio 2019
Opening 17 gennaio 2019, ore 19


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