16 gennaio 2019

Leonardo, Studio Azzurro e Lucio Fontana. Gli appuntamenti che Milano dedica al Genio Vinciano

 

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Leonardo da Vinci aveva 30 anni, quando arrivò per la prima volta a Milano che, nella seconda metà del ‘400, era tra le città europee più popolose e progredite. Vi era stato inviato da Lorenzo il Magnifico, che confidava nella singolare genialità dell’ancor giovane artista per diffondere il predominio culturale di Firenze. A Ludovico il Moro si presentò suonando la lira, strumento che, unico in Italia, padroneggiava alla perfezione, mentre in Lombardia rimase per venti anni, affascinato dal clima di apertura verso le novità scientifiche e tecnologiche, che lì si praticavano anche in conseguenza delle continue campagne militari. 
La storia dell’incontro tra Milano e il genio vinciano ci racconta dell’Ultima Cena e della Vergine delle Rocce ma anche delle fantasmagoriche scenografie realizzate in occasione delle nozze tra Gian Galeazzo Maria Sforza e Isabella d’Aragona. E oggi, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo, il connubio tra l’uomo e la città rivive con un programma di eventi che andranno a ripercorrere le innumerevoli suggestioni, le eredità immateriali e i numerosi gli interventi sul territorio giunti sino a noi, che ancora li guardiamo con stupore e meraviglia, dal sistema di navigazione dei Navigli lombardi al Cenacolo nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, dal Ritratto di Musico all’invenzione grafica e pittorica della Sala delle Asse al Castello Sforzesco. Un palinsesto di nove mesi, fino a gennaio 2020, che avrà il suo cuore al Castello e coinvolgerà istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e società diffusi su tutto il territorio lombardo. 
Dopo la presentazione a New York lo scorso novembre, il programma verrà presentato dall’assessore alla Cultura Filippo Del Corno alla National Gallery di Londra il 18 gennaio), alla Gare de Lyon a Parigi, il 12 febbraio – pace fatta tra l’Italia e il Louvre? –, e all’Istituto Italiano di Cultura a Berlino, il 25 febbraio. Ma il calendario di “Milano e Leonardo 500” è tuttora in progress: il Comitato scientifico di esperti che ha vagliato tutte le iniziative entrate a far parte del programma, sta tuttora verificando le proposte che continuando ad arrivare. 
Apertura ufficiale, il 15 maggio, al Castello Sforzesco, mentre dal 16 maggio verrà riaperta al pubblico la Sala delle Asse. Il cantiere di studio e restauro della Sala, aperto nel 2013, era stato sospeso temporaneamente per la prima volta durante il semestre di Expo 2015. Ora la Sala riapre, smonta integralmente i suoi ponteggi e si ripresenta al pubblico dopo una nuova fase di lavori, svelando le molte porzioni di disegno preparatorio. Attraverso una scenografica installazione multimediale, i visitatori saranno poi guidati nella lettura dello spazio integrale, spostando l’attenzione dalla volta, molto compromessa dai restauri del passato e che sarà oggetto nel 2020 di un restauro specifico, alle pareti, scoprendo come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di imitazione della natura. Le sale del Castello Sforzesco saranno sede di altri due progetti dedicati a Leonardo. La mostra “Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza”, in programma dal 16 maggio al 18 agosto, nella Cappella Ducale, e un percorso multimediale, allestito nella Sala delle Armi dal 16 maggio 2019 al 12 gennaio 2020, che trasporterà il visitatore nella Milano di Leonardo. 
Palazzo Reale, luogo tradizionalmente deputato al potere della Signoria milanese e che riacquistò importanza quando il Castello Sforzesco a inizio Cinquecento decadde, ai tempi di Leonardo era il Palazzo Ducale. Questa sede così ricca di storia, che Leonardo frequentò senz’altro durante il suo lungo soggiorno milanese, ospiterà tre progetti espositivi a lui dedicati. “Il meraviglioso mondo della natura”, da marzo a luglio 2019; “La Cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento”, dal 7 ottobre 2019 al 17 novembre 2019, che presenterà per la prima volta dopo il suo restauro la copia del Cenacolo di Leonardo realizzata ad arazzo fra il 1505 e il 1510; “Leonardo enciclopedico contemporaneo”, da marzo a luglio 2019, un percorso immersivo e interattivo, popolato da macchine leonardesche che si trasformano in dispositivi narrativi, a cura di Studio Azzurro
Ancora sul contemporaneo, la collezione del Museo del Novecento si arricchirà nel 2019 di due opere d’arte dedicate al genio di Leonardo: Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi sono infatti i vincitori ex-aequo del concorso indetto dal Comune di Milano per una produzione originale ispirata ad aspetti specifici della ricerca del maestro. Atlantico, l’opera di Favini, è un’installazione video che ha scelto come tema la nebbia e l’influenza che questa ebbe sulla produzione artistica e scientifica di Leonardo, e verrà allestita da maggio a novembre presso la GAM. Giardino Abusivo, l’opera site specific di Tibaldi, coniuga elementi naturali come le piante con una riflessione sul consumo e il decadimento dei beni nella società contemporanea e verrà realizzata presso il Museo di Storia Naturale. Sempre il Museo del Novecento, dal 14 giugno al 15 settembre 2019, propone un confronto tra Lucio Fontana e Leonardo da Vinci, attraverso un focus centrato sull’iconografia del cavallo. 
Dimostrare l’innegabile influenza di Leonardo sugli artisti contemporanei è l’obiettivo della mostra che sarà allestita alla Fondazione Stelline dal 2 aprile fino al 30 giugno 2019. “L’Ultima Cena dopo Leonardo”, a cura di Demetrio Paparoni, proporrà una rilettura contemporanea dell’Ultima Cena con la presenza di artisti come Wang Guangyi, Anish Kapoor, Robert Longo, Masbedo, Yue Minjun e Nicola Samorì, in uno scambio dialettico tra oriente e occidente. La storia delle Stelline è profondamente legata a Leonardo: Andy Wharol, infatti, ha realizzato proprio alle Stelline nel 1987 la sua ultima serie The Last Supper, come omaggio al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie. 
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia presenterà “Leonardo da Vinci Parade” che, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, metterà in dialogo i modelli storici e gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito nel 1952 da Fernanda Wittgens, allora Direttrice della Pinacoteca, a Guido Ucelli, fondatore del Museo. Mentre dal 20 febbraio al 19 maggio 2019, il Museo ospiterà le opere dell’artista olandese Theo Jansen, conosciuto per le sue spettacolari installazioni cinetiche e definito “un moderno Leonardo da Vinci”. 
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana valorizzerà il proprio patrimonio di opere di Leonardo e degli artisti della sua cerchia, con un ciclo di quattro mostre di alto profilo scientifico incentrate su tre temi principali. Il ciclo espositivo si apre a dicembre 2018, con un’esposizione in due tempi, della durata di tre mesi ciascuno, che presenta nel suo complesso 46 fogli, scelti tra i più famosi e importanti del Codice Atlantico a cura del Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Il ciclo espositivo si concluderà a settembre 2019, con una mostra dedicata ai disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia, curata da Benedetta Spadaccini
Fino al 13 gennaio 2019, nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, il Polo Museale Regionale della Lombardia presenterà al pubblico “Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima Cena”, una raccolta di disegni di mano di Leonardo stesso e di suoi allievi, eseguiti in preparazione del Cenacolo, allestita proprio davanti all’opera per consentire un immediato raffronto con il dipinto murale. 
Snaitech, che ospita il Cavallo di Leonardo realizzato in epoca contemporanea da Nina Akamu su disegno di Leonardo stesso e che, dal 1999, accoglie i visitatori dell’Ippodromo Snai San Siro, selezionerà un pool di artisti e designer a cui assegnerà il compito di decorare, ognuno secondo la propria cifra stilistica, una riproduzione in scala del Cavallo. Le riproduzioni d’autore, insieme al Cavallo originale, diventeranno il soggetto di un’installazione collettiva all’Ippodromo durante la Design Week ad aprile.

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