08 marzo 2019

Richard Saltoun e le donne

 

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Mentre l’Art week di New York prende il via, Richard Saltoun annuncia che parte dei ricavi delle vendite nel suo booth sarà devoluto a A.I.R. Gallery, la prima galleria cooperativa di artiste donne negli Stati Uniti, fondata quasi 50 anni fa per fornire uno spazio espositivo professionale per donne artiste. Questo gesto del gallerista non è l’unico che testimonia la sua attenzione per il mondo femminile, la programmazione della sua galleria di Londra, infatti, per i prossimi mesi sarà totalmente dedicata ad artiste donne. “C’è davvero tanta arte realizzata dalle donne che, nella maggior parte dei casi, tende a essere molto più interessante per me di molta arte maschile”, ha detto Saltoun. “È un interesse professionale, ma c’è anche un elemento del personale, perché, sono il padre di due ragazze.” Il progetto, dal titolo 100% Women, si è avviato il 1 marzo con il lavoro di Rose English, nei prossimi mesi proseguirà con le mostre delle artiste Lili Dujourie, Gina Pane, Penny Slinger, Renate Bertlmann, le due italiane Silvia Giambrone e Marinella Senatore, e Marie Yates. Saltoun ha anche affermato “Il nostro obiettivo è assicurarci che le artiste che hanno avuto un grande impatto sullo sviluppo dell’arte contemporanea diventino parte della storia dell’arte. Vogliamo prenderci la responsabilità di questa scelta e dare un esempio. Seguendo il 100% delle donne, il nostro il programma si estenderà oltre l’uguaglianza di genere, cercando di far luce sulle figure sottorappresentate anche a causa della loro razza, nazionalità, religione o posizione geografica – continueremo a sviluppare il nostro programma e a cercare nuovi artisti con queste linee guida in mente. “

 

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