18 marzo 2019

Simona Weller da Tiziana di Caro, Napoli

 

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Dal 21 marzo la galleria Tiziana Di Caro, a Napoli, con la mostra “La pittura è facile e difficile come l’amore” dedica una personale a Simona Weller (1940, Roma), artista poliedrica, dedita alla pittura e alla scrittura. La galleria, che pone al centro della propria ricerca le nuove generazioni di artisti, accoglie per la prima volta nei propri spazi le opere di Simona Weller nell’ambito di un’indagine parallela che sta conducendo sugli artisti che ritiene non aver ricevuto, nel tempo, la dovuta attenzione. 
Fin dagli anni dell’accademia Simona Weller ha frequentato ambienti letterari e artistici volti alla sperimentazione, è stata assistente di Giulio Turcato, nel 1973 ha esposto alla Quadriennale di Roma e per diverso tempo ha trascorso l’estate a Finalborgo (Savona) dove ha frequentato, spiega il comunicato stampa, «la comunità di artisti di varia provenienza (da Scanalino a Reggiani, da Mondino a De Filippi a Nangeroni e perfino Warhol) nel pieno fermento creativo che caratterizza quell’area negli anni Sessanta e Settanta».
«Dipingere con le parole – continua la galleria – è il tema ricorrente dell’opera della Weller. Le parole sono scelte per la loro brevità e la loro particolare grafia. Per esempio: erba, alba, mare, grano. Usando pastelli a olio e sovrapponendo abilmente i primari con i complementari, la Weller riesce a creare una sorta di texture di cui si comprende l’efficacia solo guardando l’opera da lontano. Al tempo stesso queste parole vengono trattate sia in modo microscopico sia in modo macroscopico. Esemplare, in questo senso, l’apertura della mostra con un’opera del 2014 intitolata “Plenilunio”. In questa tela l’artista si serve appunto di una scrittura formata da moduli macroscopici che dovrebbero mimare frammenti di una parola simbolo come potrebbe essere mare.»
Abbiamo posto alcune domande sulla mostra a Simona Weller.
Come è nata la mostra? 
«Tiziana mi ha raccontato che fin dai tempi dell’università conosceva i miei romanzi dedicati a donne artiste. La lettura di queste storie l’ha spinta ad approfondire il mio percorso, quindi a conoscere le mie opere e logicamente a decidere di voler lavorare con me e per me. Così è nata l’idea di questa prima mostra». 
Quale è il suo concept? 
«Il titolo della mostra è un verso di Cesare Vivaldi che dice “La pittura è facile e difficile come l’amore”. Questo è anche il tema a cui il mio lavoro è ispirato perchè con l’amore per la pittura sono sempre riuscita a salvarmi la vita, anche nei periodi più bui». 
Che opere saranno in mostra e come è strutturato il percorso espositivo?
«La mostra presenta tre cicli tipici del mio percorso, e saranno privilegiate le opere a fondo nero nate negli Settanta, quando ancora Basquiat non esisteva. 
Può riassumerci, in estrema sintesi, la Sua ricerca?  
«La mia ricerca è legata a una pittura di segno, informale, in cui uso spesso una parola (mare, erba, alba) reiterata per creare un effetto di texture». 
Due domande alla gallerista, Tiziana Di Caro: come si inserisce questa mostra nel programma della galleria? 
«Da qualche anno, oltre all’indagine da sempre condotta sulle ultime generazioni, la galleria Tiziana Di Caro si sta dedicando alla ricerca di artisti che nel tempo non hanno ricevuto, secondo noi, la giusta attenzione. Simona Weller si inserisce in questo gruppo. Il suo lavoro ha a che fare con la scrittura, la poesia, la narrazione, operando una sintesi tra il segno pittorico e la parola. Da sempre ricerchiamo artisti che riflettono sulle interferenze che le arti visive hanno con i vari segmenti della cultura e della ricerca intellettuale». 
Quali saranno le mostre che presenterete nei prossimi mesi?
«La mostra successiva a quella di Simona Weller è una personale di Maria Adele del Vecchio (1976, Caserta), artista che seguiamo da tempo e che racconterà del suo legame con la parola (coincidente con quello di Weller) in quanto mezzo espressivo versatile e con tante possibili funzioni estetiche. In mostra ci saranno sia lavori realizzati quest’anno, ma anche lavori meno recenti, ma mai esposti. 
A seguire ci sarà una mostra di Maxime Rossi (1980, Parigi) che sta preparando un progetto fortemente connesso al nostro territorio, coinvolgendo anche altri artisti napoletani. E dopo inaugureremo una personale di Lina Selander (1973, Stoccolma) che qui presenterà il suo ultimo video realizzato in collaborazione con l’antropologo Oscar Mangione». 
Simona Weller
“La pittura è facile e difficile come l’amore”
Dal 21 marzo al 25 maggio 2019
Galleria Tiziana Di Caro
Piazzetta Nilo 7, Napoli
Opening: 21 marzo 2019, alle 19.00
Orari: da ottobre ad aprile, dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 20.00, da maggio a settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 20.00
www.tizianadicaro.it, info@tizianadicaro.it

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