24 aprile 2019

7 appuntamenti sulla pittura, a Pescara

 

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A Pescara con l’inaugurazione della personale di Thomas Braida, a cura di Lisa Andreani, prende avvio oggi, 24 aprile, la serie di mostre “Open Work, a focus on paintings”, ideato e curato da Simone Camerlengo e Francesco Alberico. In sette appuntamenti di tre giorni ciascuno, dal 24 aprile al 15 giugno, che coinvolgono altrettanti artisti e curatori, il progetto mira ad approfondire la pratica della pittura nella sua totalità, in un dibattito aperto con il pubblico.
Abbiamo posto alcune domande su “Open Work, a focus in paintings” a Simone Camerlengo e a Francesco Alberico.
Che tipo di progetto è “Open Work, a focus on paintings” e come si articola?
«Questo progetto è nato in seguito alla ricerca di tesi specialistica svolta da Simone presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila. Lo scopo della ricerca era quello di analizzare e studiare la figura dell’artista, come individuo, distaccandosi dall’opera finita per entrare in una dimensione più intima, legata alla fase creativa; la domanda principale fu: dietro a tutto, come e in cosa si distingue la figura dell’artista? Tutto venne elaborato e si sviluppò attraverso dei dialoghi, con personalità facenti parte del sistema dell’arte (docenti, artisti, teorici..). “Open Work, a focus on paintings”, che si muove nella stessa direzione, si sviluppa in sette appuntamenti, della durata di tre giorni, i quali si svolgeranno a SenzaBagno (Pescara), lo studio di Simone. A differenza degli “open studio” o “studio visit” o delle abituali mostre dove le opere vengono esposte nella loro integrità, ci interessa focalizzare l’attenzione su approccio, attitudine, metodo di lavoro e di svolgere questa esplorazione insieme ad un curatore che condividerà lo studio con l’artista. Ogni artista invitato potrà lavorare liberamente, ed in queste giornate lo studio sarà comunque accessibile al pubblico nei seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Al curatore invitato è stato chiesto di scrivere una personale chiave di lettura della ricerca dell’artista partner, con una specifica attenzione nei riguardi del medium in questione. Sarà presente, inoltre, un talk pubblico tra artista e curatore, durante il quale sarà possibile discutere di tali questioni insieme ai visitatori del progetto. L’incontro tra pratica artistica e pratica curatoriale è dunque occasione per esporre e dibattere sulla pittura e su vari approcci ad essa.Come nella ricerca di tesi, la forma dialogo è ritornata, perché intenzionati a voler creare nuove connessioni tra personalità artistiche, momenti di incontro, dibattito costruttivo».
Come avete scelto gli artisti e i curatori invitati?
«Nato il concept del progetto che appunto guarda esclusivamente la pittura, abbiamo iniziato a guardarci intorno, anche attraverso i social (Instagram, etc) e a capire quali fossero gli artisti, che personalmente ci interessava osservare da vicino, sia rispetto alla pratica artistica, sia a livello umano, e ai curatori che potevano essere interessati. Abbiamo poi lavorato alla formazione delle coppie (artista-curatore), seguendo l’idea di voler offrire un momento nuovo di confronto, studio e dibattito, cercando di accorpare personalità che appunto non avessero lavorato insieme precedentemente. È fondamentale per noi creare occasione per un momento di reale scambio di idee, di attenzione verso la pratica artistica, di studio, riflessione… Le personalità che hanno aderito a questa edizione del progetto sono (ordine: artisti-curatori): Thomas Braida – Lisa Andreani, Matteo Fato – Simone Ciglia, Simone Camerlengo – Francesca Campana, Giulio Saverio Rossi – Saverio Verini, Sergio Sarra – Giuliana Benassi, Andrea Kvas – Giulia Pollicita, Pesce Khete – Cecilia Canziani».
Come saranno strutture le mostre?
«Chiamarle mostre non è esattamente corretto. La sfida è proprio quella di porre l’artista nella condizione di “mettere in mostra” il proprio metodo di lavoro e le varie fasi di realizzazione dell’opera, e di innescare un momento di confronto con un curatore ed un pubblico. L’unica cosa prestabilita con l’artista è stata quella di decidere tipologia e grandezza del supporto di lavoro; non si è strutturato dunque un preciso concept, ma si è preferito appunto osservare il percorso processuale più che espositivo. L’incontro tra pratica artistica e pratica curatoriale sarà dunque occasione per esporre e dibattere sulla pittura e su vari approcci ad essa. Stiamo ragionando sulla modalità di chiusura del progetto, probabilmente attraverso una mostra collettiva delle varie opere realizzate durante le giornate, sia compiute che incompiute. Sarebbe un’ottima occasione per mettere a confronto i risultati di queste giornate di lavoro». (Silvia Conta)
“Open Work, a focus on paintings”
A cura di Simone Camerlengo e Francesco Alberico
Dal 24 aprile al 15 giugno 2019
SenzaBagno
Via Silvio Spaventa 26, Pescara
Opening della mostra di Thomas Braida (24-26 aprile 2019): 24 aprile, alle ore 15
Appuntamenti successivi:
Matteo Fato, Simone Ciglia: 4 maggio
Simone Camerlengo, Francesca Campana: 9-11 maggio  
Giulio Saverio Rossi, Saverio Verini: 15-17 maggio
Sergio Sarra, Giuliana Benassi: 24-26 maggio
Andrea Kvas, Giulia Pollicita: 5-7 giugno
Pesce Khete, Cecilia Canziani: 13-15 giugno
Orario:  dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Info: camerlengosimone@yahoo.com, +39 389-5968138

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