29 aprile 2019

Un artista ad Art Brussels

 

Graziano Folata, inviato speciale a Bruxelles, per Exibart. Ecco il suo resoconto.

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La capitale europea si trasforma in capitale dell’arte in occasione di Art Brussels.
37 sono le edizioni che la fiera festeggia. Fermento, ordine e un brio effervescente, dovuto alla convivialità; gli stand hanno una qualità costante senza picchi sensazionali, ma anche senza cadute nell’abisso del soprammobile, spazi vasti e ben organizzati, opere di buon livello complessivo, tra cui la Galerie Conradi che presenta Yann-Vari Shubert, giovane artista dalla ricerca fresca e precisa, spazia tra natura, intervento della ragione meccanica e sintesi formale, e se uno é stato allievo di Matt Mullican qualcosa avrà imparato.
Una perla la scoperta e la visita alla VanhaerentsCollection, un edificio che ospita opere sensazionali (Francesco Vezzoli, Ugo Rondinone, Tyrrell Winstone, Ivan Navarro), che può vantare una non comune capacità d’accoglienza, intimità e grandiosità insieme. E se questi sono i presupposti del loro lavoro in casa, certamente ci sarà molto da apprezzare all’inaugurazione dello show “The death of  James lee Byars” 11 Maggio, nel periodo della Biennale di Venezia.  
3 mostre da vedere: 
Gladstone Gallery: Anicka Yi, “We Have Never Been Individual”
Office Baroque: Junko Oki,” Truly Indispensable”
Montoro12: Hazeb Harb, “The Persistance of Memory” galleria italiana con sede a Bruxelles e Roma, dove si rinnoverà in veste di residenza per artisti (sorpresa!)
Bella festa riuscita nella notte del 26 a casa di Elio Ticca, giovane visual artist che risiede da diverso tempo a Bruxelles, conosciuto nella ballon Rouge Collective, galleria aperta da pochi mesi presente anche in fiera con delle opere pittoriche di Marve Iseri, brava pittrice. Anche Elio, fresco di premio Laguna interverrà nella città Veneziana in contingenza della biennale. Aperte le scommesse.
Kanal CentrePompidou: Ex fabbrica Citroen, immensa, diverse installazioni, Children Games di Francis Alys su tutte. Fortunata visita in occasione di DagVanDeDans.be, giornata dedicata alla danza e alle arti performative,  alto impatto fisico ed emotivo, con mio grande coinvolgimento. 
25 invece sono le candeline spente stanotte da Fuse, celebre locale storico di Bruxelles, musica elettronica superlativa, eclettismo generale. Per l’occasione si è trasferito al Palais12, grande teatro per concerti appena fuori città, affluenza oltre le 10mila persone(!!). Vinta la lotta per entrare nel backstage, dopo un ora e mezza ad ascoltare Mind Against, il mio cuore spezzato mi ha riportato in hotel (sig!) Il rave chiudeva alle 10 di ieri mattina. Oggi ultima notte per me a Bruxelles. Au revoir. (Graziano Folata)

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