30 maggio 2019

Se la Galleria va in Hotel Continua e il St Regis

 

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La Galleria Continua si prepara a compiere 30 anni e non sembra aver mai perso la freschezza e la curiosità dei primi anni. La galleria, una delle colonne dell’arte contemporanea in Italia e nel mondo, dallo scorso autunno con il lavoro di Loris Cecchini ha iniziato un nuovo progetto in collaborazione con il The St. Regis Rome, con l’obiettivo di portare l’arte contemporanea negli spazi del rinnovato e bellissimo hotel romano.
Abbiamo raggiunto Lorenzo Fiaschi, uno dei fondatori di Continua con Mario Cristiani e Maurizio Rigillo, per farci raccontare quest’idea e il lavoro di Pascale Marthine Tayou, esposto fino al 13 ottobre.
Come nasce la collaborazione con il The St. Regis Rome e quali sono gli obiettivi del progetto?
«La collaborazione nasce dal frutto del nostro lavoro che il prossimo anno vede il nostro trentennale. Il The St Regis desiderava intrecciare la sua storia con il contemporaneo e un amico, Alessandro Grassi, ha suggerito a Sofia Peluso (anima dei luoghi) e al Direttore Giuseppe Di Martino (un visionario sensibile) la Galleria Continua esperta, a suo avviso, nel far dialogare passato e presente. Ci siamo incontrati, piaciuti. Ci accomuna senz’altro l’amore per l’arte, la passione per il nostro lavoro, la volontà di creare connessioni tra mondi diversi. La bellezza del The St. Regis, da poco rinnovato, è la cornice ideale per accogliere opere d’arte. Un luogo che ospita artisti internazionali creando un dialogo tra le opere, lo spazio e gli ospiti che soggiornano in albergo. L’obbiettivo è quello di attivare dinamiche inattese, creare occasioni di incontro, mettete in collegamento individui, culture e geografie diverse». 
Nel primo appuntamento con Loris Cecchini una grande opera si affacciava dall’albergo all’esterno, una vera opera pubblica, che innestava un dialogo con la città. Dobbiamo aspettarci un altro regalo simile? Quali opere presenterete di Pascale Marthine Tayou?
«Questa volta bisognerà solcare la soglia del The St.Regis per scoprire le opere che Tayou ha realizzato per questo progetto. I colori, i ‘sapori’, le atmosfere del continente africano vi avvolgeranno ma non voglio svelare troppo. Invito tutti a sperimentare personalmente questo cortocircuito: un tuffo nella multiculturalità!». 
Finalmente Continua mette un piede a Roma. Come avete trovato la Città Eterna? Avete avuto occasione di testare il mercato in città? Avete mai pensato di aprire una Galleria romana?
«Roma è sempre bellissima, una città che incanta, culla di una cultura secolare che dobbiamo preservare e nutrire. Una città che parla della nostra storia ma dove certo non manca una forte vocazione per il contemporaneo. In passato abbiamo già avuto modo di lavorare su Roma supportando progetti di artisti che rappresentiamo. Sul territorio abbiamo collezionisti che ci seguono da molti anni ma non abbiamo mai pensato di aprire uno spazio a Roma. Ma mai dire mai: da un momento all’altro potremmo imbatterci in uno spazio che ci fa innamorare come è stato per il 798 a Pechino, Les Moulins in Francia, l’ex cinema di San Gimignano e Aguila de Oro a La Avana. E allora la storia ‘Continua’». (Roberta Pucci)

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