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Che mondo sarebbe senza iTunes? Lo sapremo presto, visto che Apple ha annunciato la chiusura del prodotto durante la Worldwide Developers Conference di quest’anno, ferendo i sentimenti di alcuni nostalgici dell’applicazione lanciata nell’ormai archeologico 2001. Ma anche rendendo sadicamente felici tutti coloro che non apprezzavano i continui aggiornamenti che, con il tempo, avevano reso il software difficilmente digeribile da sistemi meno performanti.
A prescindere dalla pesantezza e da tentativi goffi di stare al passo con i tempi – come nel caso del social network Ping (chi?) – il programma di Steve Jobs ha rappresentato una pietra miliare nel processo di virtualizzazione della musica, facilitando la transizione dai supporti fisici ai bit, facendo leva soprattutto sulla personalizzazione dei contenuti da acquistare/scaricare. Ma mentre i vinili sono diventati dei pezzi pregiati da regalare ai compleanni degli amici più raffinati, iTunes sparirà mestamente dai Mac aggiornati alla prossima versione di macOs, chiamata Catalina, lasciando il posto a tre distinte applicazioni: Musica, Apple Tv e Podcast. Rimarrà solo sui Mac obsoleti e sui pc Windows (Bill, beccati questa frecciatina).
In alto: Ringer illustration