13 luglio 2019

Italia e Hong Kong investono sui giovani

 

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Il 5 luglio scorso è stato firmato da parte dello stato italiano e della regione amministrativa speciale di Hong Kong un accordo finalizzato a costituire il Working Holyday Scheme, un programma bilaterale di vacanza/lavoro per giovani. A firmare l’accordo sono stati il Segretario per il Lavoro e il Welfare del governo di Hong Kong, Law Chi-kwong, e il Sotto-Segretario di Stato agli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del governo italiano, Manlio Di Stefano.
L’accordo prevede per entrambe le nazioni un massimo di 500 visti che permetteranno ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni di soggiornare in Italia o a Hong Kong per un massimo di 12 mesi. Durante questo periodo, sarà possibile seguire corsi di durata limitata o lavorare per finanziare il proprio soggiorno, in un contesto che consente, come spiegato dal Segretario Law, di ampliare i propri orizzonti e guadagnare importanti esperienze di vita e lavorative.
«Investire sui nostri giovani è il miglior modo per promuovere la duratura amicizia tra l’Italia e Hong Kong» ha dichiarato il Sotto-Segretario Di Stefano, evidenziando l’importante valore racchiuso in questa nuova opportunità di vivere, studiare e lavorare nel territorio di una cultura lontana, stratificata e ricca di storia.
Questo Working Holyday Scheme è il quattordicesimo programma bilaterale firmato dal governo di Hong Kong, che, a partire dal 2001, ne ha stipulati con Nuova Zelanda, Australia, Irlanda, Germania, Giappone, Canada, Corea del Sud, Francia, Regno Unito, Austria, Ungheria, Svezia e Olanda.
L’accordo entrerà in vigore nei prossimi mesi e ulteriori dettagli relativi ai visti e i requisiti necessari verranno rilasciati nel frattempo. I giovani che vorranno effettuare l’application dall’Italia potranno contattare l’Hong Kong Immigration Department per telefono al numero (+852) 2824 6111 o reperire informazioni dal sito del Dipartimento: immd.gov.hk
Per le application da Hong Kong, invece, si potrà fare riferimento al sito del Consolato Generale d’Italia a Hong Kong. (Guglielmo Hardouin)

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