22 luglio 2019

Microsoft userà l’Intelligenza Artificiale per tutelare il patrimonio culturale a rischio

 

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Due anni fa, Microsoft ha lanciato AI for Good un progetto da 125 milioni di dollari in cinque anni per l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) a scopi altruistici. Pochi giorni fa, come riportato da The Art Newspaper, l’azienda americana ha annunciato una nuova iniziativa all’interno di questo programma: la tutela del Cultural Heritage nel mondo. 
AI for Cultural Heritage, come dichiara l’azienda, è il quarto pilastro del progetto dopo AI for Earth, AI for Accessibility e AI for Humanitarian Action e consiste in un piano da 10 milioni di dollari focalizzato sulla ricerca di nuove modalità per preservare la celebrazione di popoli, lingue, luoghi e artefatti storici con il fine di controbilanciare la percezione diffusa tra sempre più popolazioni che le loro tradizioni e culture siano messe a repentaglio. 
Secondo il presidente di Microsoft, Brad Smith, l’indice di criticità di questo settore è rappresentato dalla progressiva estinzione delle lingue nel mondo: negli ultimi 75 anni si è stimata la sparizione di ben 230 lingue e circa un terzo delle 7mila ancora esistenti sono parlate da meno di 1000 persone. «Parliamo di globalizzazione, di commercio e di immigrazione come le forze che minacciano ciò che la gente percepisce come il proprio luogo tradizionale nel mondo ma vorrei ribattere che l’impatto della tecnologia è altrettanto se non ancora più incisivo», ha dichiarato Smith. «Noi vogliamo che la tecnologia avanzi ma tutti vogliamo, e dovremmo volere, che nel mondo si preservino i valori senza tempo». 
Quello tra cultura e tecnologia è un dialogo decisamente fitto, che Microsoft segue con diversi altri progetti che puntano, in particolare, a una fruizione ampliata dei beni culturali. Per esempio, il progetto di Mixed Reality con le HoloLens, per dare vita alla storica mappa in rilievo di Mont Saint-Michel del Musée des Plans-Reliefs di Parigi, in partnership con HoloForge Interactive e Iconem. Oppure, ancora, un progetto di applicazione dell’intelligenza artificiale per rendere accessibile la collezione da più 1,5 milioni di opere del MET-Metropolitan Museum of Art di New York ai 3,9 miliardi di utenti della rete nel mondo, grazie alla collaborazione del MIT-Massachusetts Institute of Technology. (Guglielmo Hardouin)

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