22 luglio 2019

Il Louvre ha organizzato una crociera che arriverà a Venezia ma non tutti sono contenti

 

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Nonostante l’enorme impegno nell’organizzazione dell’epocale mostra per il cinquecentenario di Leonardo da Vinci, il Louvre non guarda solo all’antico ma sceglie di diversificare la sua strategia, puntando su nuovi settori. Per esempio, le crociere. Dopo aver lanciato la partnership aziendale con Airbnb, mettendo in palio una notte con la Gioconda – che in questi ultimi giorni è stata anche spostata dalla sua sede storica, creando non pochi grattacapi di sicurezza – questa volta il museo parigino ha presentato un nuovo accordo con Ponant, compagnia francese numero uno nelle crociere di lusso. 
Due gli itinerari proposti per celebrare l’avvio di questa collaborazione: nove giorni tra il Golfo dell’Oman e il Golfo Persico e dieci giorni tra Mare Mediterraneo e Mare Adriatico. Ed è proprio questo secondo viaggio che sta facendo discutere, a causa della destinazione finale: Venezia. 
Il tema dell’approdo delle grandi navi da crociera in Laguna è al centro di un’accesa polemica ormai da anni. A rincarare la dose, ci aveva pensato anche Banksy, che proprio al delicato argomento aveva dedicato la sua opera presentata durante la Biennale e poi sgomberata dalla polizia. Per non parlare dell’incidente della nave MSC, schiantatasi contro un molo, a giugno, che avrebbe potuto causare danni ben peggiori. 
Proprio pochi giorni fa, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è salito a bordo di una nave attraccata alla banchina di Porto Marghera, che aveva percorso il Canale dei Petroli entrando dalla bocca di porto di Malamocco, per dimostrare la fattibilità di questo percorso alternativo e più sicuro, rispetto ai tradizionali passaggi a forte rischio per la Giudecca e San Marco. Ma un portavoce dell’azienda ha sottolineato che la nave, Leant Le Lyrial, ha una capacità massima di 244 persone per 112 cabine e suite, ed è di dimensioni ben più ridotte, rispetto alle grandi imbarcazioni da oltre mille cabine. 
La crociera del Louvre sarà ovviamente a sfondo culturale, con talk incentrati sul legame tra le varie tappe del viaggio e le opere in collezione, a cura dei direttori delle varie sezioni del museo, come Jannic Durand e Ludovic Laugier, rispettivamente responsabili dell’arte decorativa e delle sculture greche. La prima partenza è prevista per agosto 2020 e, per dieci giorni, la navigazione ci porterà tra Mediterraneo e Adriatico, partendo da Atene, passando per le città più significative nella storia dell’area, come Delfi, Spalato e Ravenna, per approdare, infine, a Venezia. Prezzo? Poco meno di 4mila dollari a persona. 
Il secondo viaggio salperà nel novembre 2020, con a bordo Yannick Lintz, direttore del dipartimento di arte islamica, e culminerà ad Abu Dhabi, dove i partecipanti avranno la possibilità di visitare il nuovo Louvre. Dove, ci scommettiamo, non troveranno il Salvator Mundi di Leonardo, acquistato per la cifra record di 450 milioni di dollari e oggi “disperso” o, probabilmente, in uno yacht privato, a proposito di navi. 
Ma non è l’unica nuova partnership per il Louvre, che ha recentemente rinnovato un accordo con Accenture Interactive, per definire il piano di quella che sarà una vera rivoluzione digitale per il museo parigino che, ogni anno, attrae più di 10 milioni di visitatori. Al momento, Accenture sta aiutando il Louvre ad aggiornare il suo sito web che, infatti, aveva mostrato segnali di cedimento, in occasione dell’apertura del procedimento di prenotazioni online per i ticket della mostra di Leonardo. Inoltre, la società di consulenza, che lavora con il Louvre dal 2001, ha anche sviluppato un’app mobile di realtà aumentata, per la favorire la visita alla Petite Galerie.

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