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Angelo Colangelo – Tagliente
Due mostre per oltre 60 anni di carriera di Angelo Colangelo. A Trevi (PG) e Città Sant’Angelo (PE) va in scena l’intatta energia dell’artista più appartato e anticipatore del panorama artistico nazionale.
Comunicato stampa
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La mostra Angelo Colangelo _ Tagliente, è stata strenuamente voluta da Maurizio Coccia ed Enzo De Leonibus, direttori rispettivamente del Centro per l’Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary” di Trevi (PG) e del “Museo Laboratorio” di Città Sant’Angelo (PE). Due spazi, dunque, connotati da una condivisa attitudine alla ricerca e alle più audaci sperimentazioni artistiche. Due realtà apparentemente periferiche, che uniscono le forze per offrire il giusto risalto alla sconvolgente coerenza e forza espressiva del lavoro pluridecennale di Angelo Colangelo.
Le due mostre apriranno in momenti diversi ma chiuderanno contemporaneamente il 25 ottobre. A Trevi (PG) aprirà l’11 luglio alle ore 19:00. Qui sono esposti circa venticinque lavori, appartenenti a diversi periodi della carriera di Colangelo. Le opere, prevalentemente installazioni, sculture e fotografie, documentano un lungo percorso, spesso molto in anticipo sui movimenti artistici internazionali. Invece, dal 2 agosto a Città Sant’Angelo è approfondita la testimonianza sull’attività performativa dell’autore. La mostra abruzzese è anche arricchita da video-installazioni e dalle “tavole imbandite”, lavori già molto conosciuti e qui proposti in un’inedita articolazione spaziale.
L’umanesimo “tagliente” di Colangelo si condensa in immagini di cristallina purezza formale. Sintesi visive di drammatica efficacia, che rimandano, con un distacco quasi clinico, ai temi eterni della condizione umana: la solitudine, l’alienazione, il degrado degli esseri e delle cose, la vita e la morte. Impotenza. Amarezza. Disillusione. Cinismo. Senso del grottesco. Uno spettro emotivo contrastante, che ci costringere a fare i conti con il nostro lato oscuro, il retaggio di ferinità che tutti ci unisce.
Due mostre, infine, per un veterano dell’arte che, a 87 anni, continua ad aggiornare mezzi e stili, ad anticipare correnti estetiche, rapito da quello che egli stesso definisce “un maledetto fervore creativo”. Quel fervore che lo ha allontanato dalle occasioni mondane ma lo ha posto dinanzi all’ineluttabilità del proprio lavoro.
Durante le esposizioni sarà presentato un catalogo riassuntivo dell’attività dell’artista.
PROFILO DELL’AUTORE
Angelo Colangelo nasce a Penne (PE) nel 1927, si diploma all’Istituto d’arte a Firenze e dopo all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Dal 1952 al 1957 insegna e lavora negli Stati Uniti all’Università di Washington e ha modo di approfondire i principi fondamentali del New Bahaus attraverso gli scritti di Keepes, e conosce le opere di Pollock, Toby, Calder e la musica di John Cage. Nel 1957 è chiamato ad insegnare alla facoltà di Belle Arti dell’università di Berkeley, in California. Rientrato in Italia si stabilisce di nuovo a Firenze e si associa alla “Galleria Numero” di Fiamma Vigo. Nel periodo, numerose le mostre in galleria e a Palazzo Strozzi a Firenze. Nel 1960, cinque dei suoi disegni entrano a far parte del gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze. Nel 1973 è invitato ad esporre al “Salone des Reality Nouvelles” a Parigi, alla Quadriennale “Situazione d’arte non figurativa” a Roma, e alla Biennale d’arte di Venezia.
Negli anni Ottanta il suo lavoro si arricchisce di nuove esperienze formali e concettuali testimoniate dal suo intervento alla “Mostra di Pittura e di scultura” al Museo Archeologico di Spalato – Croazia e dalla partecipazione alle “Alternative Attuali” a L’Aquila del 1987. Dagli anni Novanta fino ad oggi espone in varie manifestazioni in diverse località.
Le due mostre apriranno in momenti diversi ma chiuderanno contemporaneamente il 25 ottobre. A Trevi (PG) aprirà l’11 luglio alle ore 19:00. Qui sono esposti circa venticinque lavori, appartenenti a diversi periodi della carriera di Colangelo. Le opere, prevalentemente installazioni, sculture e fotografie, documentano un lungo percorso, spesso molto in anticipo sui movimenti artistici internazionali. Invece, dal 2 agosto a Città Sant’Angelo è approfondita la testimonianza sull’attività performativa dell’autore. La mostra abruzzese è anche arricchita da video-installazioni e dalle “tavole imbandite”, lavori già molto conosciuti e qui proposti in un’inedita articolazione spaziale.
L’umanesimo “tagliente” di Colangelo si condensa in immagini di cristallina purezza formale. Sintesi visive di drammatica efficacia, che rimandano, con un distacco quasi clinico, ai temi eterni della condizione umana: la solitudine, l’alienazione, il degrado degli esseri e delle cose, la vita e la morte. Impotenza. Amarezza. Disillusione. Cinismo. Senso del grottesco. Uno spettro emotivo contrastante, che ci costringere a fare i conti con il nostro lato oscuro, il retaggio di ferinità che tutti ci unisce.
Due mostre, infine, per un veterano dell’arte che, a 87 anni, continua ad aggiornare mezzi e stili, ad anticipare correnti estetiche, rapito da quello che egli stesso definisce “un maledetto fervore creativo”. Quel fervore che lo ha allontanato dalle occasioni mondane ma lo ha posto dinanzi all’ineluttabilità del proprio lavoro.
Durante le esposizioni sarà presentato un catalogo riassuntivo dell’attività dell’artista.
PROFILO DELL’AUTORE
Angelo Colangelo nasce a Penne (PE) nel 1927, si diploma all’Istituto d’arte a Firenze e dopo all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Dal 1952 al 1957 insegna e lavora negli Stati Uniti all’Università di Washington e ha modo di approfondire i principi fondamentali del New Bahaus attraverso gli scritti di Keepes, e conosce le opere di Pollock, Toby, Calder e la musica di John Cage. Nel 1957 è chiamato ad insegnare alla facoltà di Belle Arti dell’università di Berkeley, in California. Rientrato in Italia si stabilisce di nuovo a Firenze e si associa alla “Galleria Numero” di Fiamma Vigo. Nel periodo, numerose le mostre in galleria e a Palazzo Strozzi a Firenze. Nel 1960, cinque dei suoi disegni entrano a far parte del gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze. Nel 1973 è invitato ad esporre al “Salone des Reality Nouvelles” a Parigi, alla Quadriennale “Situazione d’arte non figurativa” a Roma, e alla Biennale d’arte di Venezia.
Negli anni Ottanta il suo lavoro si arricchisce di nuove esperienze formali e concettuali testimoniate dal suo intervento alla “Mostra di Pittura e di scultura” al Museo Archeologico di Spalato – Croazia e dalla partecipazione alle “Alternative Attuali” a L’Aquila del 1987. Dagli anni Novanta fino ad oggi espone in varie manifestazioni in diverse località.
11
luglio 2014
Angelo Colangelo – Tagliente
Dall'undici luglio al 25 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica dalle 15.30 alle 18.30
Vernissage
11 Luglio 2014, 19.00
Autore
Curatore