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Warhol vs Gartel. Hyp Pop
La Pop Art arriva a Lucca con uno dei confronti artistici più stimolanti degli ultimi anni. Il suo indiscusso maestro Andy Warhol (1928 Pittsburgh – 1987 New York) e Laurence Gartel (1956 New York), uno dei più famosi esponenti della sua declinazione in “formato” digitale, si affrontano in un’inedita “sfida” al Lu.C.C.A.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Pop Art arriva a Lucca con uno dei confronti artistici più stimolanti degli ultimi anni.
Il suo indiscusso maestro Andy Warhol (1928 Pittsburgh – 1987 New York) e Laurence Gartel
(1956 New York), uno dei più famosi esponenti della sua declinazione in “formato” digitale, si
affrontano in un’inedita “sfida” al Lu.C.C.A.
Cinquanta opere originali di entrambi gli artisti sono infatti protagoniste di “WARHOL vs GARTEL.
HYP POP” in esposizione da 25 febbraio al 18 giugno 2017.
La mostra, prodotta e organizzata dall’Associazione MetaMorfosi in collaborazione con Spirale di
Idee e Artelite, e curata da Maurizio Vanni direttore del Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary
Art), vede confrontarsi due mondi affini, quello della Pop Art e dell’Arte Digitale, che hanno
profondamente trasformato, dalla fine degli anni ’70 in poi, il comune senso dell’Arte. «Andy
Warhol e Laurence Gartel – spiega il curatore della mostra Maurizio Vanni – sono due di quegli
artisti eletti, nati per fare e rimanere nella storia, cresciuti per modificare gli equilibri culturali e
sociali di un luogo in un determinato momento storico. Gartel svela a Warhol i segreti di
Commodore Amiga e la loro sintonia è immediata perché sono tantissimi i punti in comune».
Dopo il loro fortunato incontro, Andy Warhol e Laurence Gartel hanno sperimentato le potenzialità
del mezzo digitale applicato all’arte.
Gartel, lavorando sui software, ha trasformato fotografie, graffiti, dipinti in nuove ed inedite opere
che hanno trovato uno spazio importante nel mondo dell’arte contemporanea, offrendo anche un
notevole contributo al mondo della comunicazione pubblicitaria: le sue creazioni per Absolut
Vodka, Philips Morris e Coca Cola sono ormai storia della pubblicità. In mostra acetati, litografie e
stampe digitali, tra cui il suo famoso “Absolut Gartel”, che ricostruiscono l’importante contributo di
questo artista. L’eredità di Andy Warhol è indiscussa e non trattabile: l’intero immaginario del
contemporaneo, non solo artistico, è permeato delle sue immagini, moltiplicazioni del quotidiano
che si trasforma in straordinario. In mostra serigrafie e litografie storiche, come il “Gianni Agnelli”
del ’79 e il “Mao” dell’89. Ma anche la copertina del LP “The Velvet Underground & Nico” del 1967.
«Il loro obiettivo era quello di scoprire la verità e non la realtà, quell’essenza del mondo e delle
cose che poteva giungere all’uomo solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa –
aggiunge ancora il curatore. - Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per
Warhol, dall'altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al
programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink-Jet di Xerox, le novità di Canon con la
macchina fotografica 760, le stampanti a getto d'inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche
che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e
“fisico” dell’artista».
La mostra però, non solo ripercorre la capacità di entrambi di indagare il mondo digitale con un
estro da artisti di razza, ma riesce ad approfondire anche la distanza tra i due personaggi. Di
ognuno di loro, infatti, evidenza anche la peculiarità che ne rende indipendente e stilisticamente
autonoma la produzione. Warhol con la sua irriverente moltiplicazione seriale dell’oggetto o del
personaggio, Gartel con la sua capacità di proiettare al di là del presente e del reale le immagini
che sceglie. «Non tutti gli elementi comuni ai due artisti sono simmetrici e corrispondenti –
conclude il curatore – la Pop Art di Warhol perpetua in maniera impersonale e quasi maniacale le
immagini proposte dai mass-media documentando, senza timore reverenziale. La Hyper Pop di
Gartel si nutre di immagini presenti nell'immaginario collettivo, ma non si limita a mitizzarle, bensì
le proietta in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni realmente oniriche, in contesti
che, seppur distanti da ciò che crediamo reale, appaiono stranamente iper familiari, iper evocativi,
iper suggestivi, iper allusivi, iper quotidiani, iper comunicativi, iper fantasiosi e iper
contemporanei”.
"In questa mostra – spiega Pietro Folena presidente di MetaMorfosi, produttrice e
organizzatrice dell’esposizione – si racconta la straordinaria cavalcata della tecnologia digitale che
ha cambiato radicalmente le nostre vite e il mondo negli ultimi quarant’anni, vista con gli occhi di
un giovane artista, Larry Gartel, che negli anni ’70 cominciò tra i primi a sperimentare. Il suo
lavoro con Warhol e il suo rapporto con il business raccontano dell’intreccio inscindibile tra arte,
tecnologia e economia. Hyp Pop è una mostra assolutamente originale.
WARHOL vs GARTEL. HYP POP
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art di Lucca
25 febbraio – 18 giugno 2017
a cura di Maurizio Vanni
Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com
Orario mostra:
Dal martedì alla domenica ore 10-19
Chiuso il lunedì
Biglietti: intero 9 €; ridotto 7 €
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS T. + 39 050 36042/310920 www.spaini.it
Addetto Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè +39 0583 492180 / + 39 339 2006519 m.cicchine@luccamuseum.com
Il suo indiscusso maestro Andy Warhol (1928 Pittsburgh – 1987 New York) e Laurence Gartel
(1956 New York), uno dei più famosi esponenti della sua declinazione in “formato” digitale, si
affrontano in un’inedita “sfida” al Lu.C.C.A.
Cinquanta opere originali di entrambi gli artisti sono infatti protagoniste di “WARHOL vs GARTEL.
HYP POP” in esposizione da 25 febbraio al 18 giugno 2017.
La mostra, prodotta e organizzata dall’Associazione MetaMorfosi in collaborazione con Spirale di
Idee e Artelite, e curata da Maurizio Vanni direttore del Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary
Art), vede confrontarsi due mondi affini, quello della Pop Art e dell’Arte Digitale, che hanno
profondamente trasformato, dalla fine degli anni ’70 in poi, il comune senso dell’Arte. «Andy
Warhol e Laurence Gartel – spiega il curatore della mostra Maurizio Vanni – sono due di quegli
artisti eletti, nati per fare e rimanere nella storia, cresciuti per modificare gli equilibri culturali e
sociali di un luogo in un determinato momento storico. Gartel svela a Warhol i segreti di
Commodore Amiga e la loro sintonia è immediata perché sono tantissimi i punti in comune».
Dopo il loro fortunato incontro, Andy Warhol e Laurence Gartel hanno sperimentato le potenzialità
del mezzo digitale applicato all’arte.
Gartel, lavorando sui software, ha trasformato fotografie, graffiti, dipinti in nuove ed inedite opere
che hanno trovato uno spazio importante nel mondo dell’arte contemporanea, offrendo anche un
notevole contributo al mondo della comunicazione pubblicitaria: le sue creazioni per Absolut
Vodka, Philips Morris e Coca Cola sono ormai storia della pubblicità. In mostra acetati, litografie e
stampe digitali, tra cui il suo famoso “Absolut Gartel”, che ricostruiscono l’importante contributo di
questo artista. L’eredità di Andy Warhol è indiscussa e non trattabile: l’intero immaginario del
contemporaneo, non solo artistico, è permeato delle sue immagini, moltiplicazioni del quotidiano
che si trasforma in straordinario. In mostra serigrafie e litografie storiche, come il “Gianni Agnelli”
del ’79 e il “Mao” dell’89. Ma anche la copertina del LP “The Velvet Underground & Nico” del 1967.
«Il loro obiettivo era quello di scoprire la verità e non la realtà, quell’essenza del mondo e delle
cose che poteva giungere all’uomo solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa –
aggiunge ancora il curatore. - Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per
Warhol, dall'altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al
programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink-Jet di Xerox, le novità di Canon con la
macchina fotografica 760, le stampanti a getto d'inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche
che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e
“fisico” dell’artista».
La mostra però, non solo ripercorre la capacità di entrambi di indagare il mondo digitale con un
estro da artisti di razza, ma riesce ad approfondire anche la distanza tra i due personaggi. Di
ognuno di loro, infatti, evidenza anche la peculiarità che ne rende indipendente e stilisticamente
autonoma la produzione. Warhol con la sua irriverente moltiplicazione seriale dell’oggetto o del
personaggio, Gartel con la sua capacità di proiettare al di là del presente e del reale le immagini
che sceglie. «Non tutti gli elementi comuni ai due artisti sono simmetrici e corrispondenti –
conclude il curatore – la Pop Art di Warhol perpetua in maniera impersonale e quasi maniacale le
immagini proposte dai mass-media documentando, senza timore reverenziale. La Hyper Pop di
Gartel si nutre di immagini presenti nell'immaginario collettivo, ma non si limita a mitizzarle, bensì
le proietta in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni realmente oniriche, in contesti
che, seppur distanti da ciò che crediamo reale, appaiono stranamente iper familiari, iper evocativi,
iper suggestivi, iper allusivi, iper quotidiani, iper comunicativi, iper fantasiosi e iper
contemporanei”.
"In questa mostra – spiega Pietro Folena presidente di MetaMorfosi, produttrice e
organizzatrice dell’esposizione – si racconta la straordinaria cavalcata della tecnologia digitale che
ha cambiato radicalmente le nostre vite e il mondo negli ultimi quarant’anni, vista con gli occhi di
un giovane artista, Larry Gartel, che negli anni ’70 cominciò tra i primi a sperimentare. Il suo
lavoro con Warhol e il suo rapporto con il business raccontano dell’intreccio inscindibile tra arte,
tecnologia e economia. Hyp Pop è una mostra assolutamente originale.
WARHOL vs GARTEL. HYP POP
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art di Lucca
25 febbraio – 18 giugno 2017
a cura di Maurizio Vanni
Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180
www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com
Orario mostra:
Dal martedì alla domenica ore 10-19
Chiuso il lunedì
Biglietti: intero 9 €; ridotto 7 €
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS T. + 39 050 36042/310920 www.spaini.it
Addetto Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè +39 0583 492180 / + 39 339 2006519 m.cicchine@luccamuseum.com
24
febbraio 2017
Warhol vs Gartel. Hyp Pop
Dal 24 febbraio al 18 giugno 2017
arte contemporanea
Location
LU.C.C.A. – LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Lucca, Via Della Fratta, 36, (Lucca)
Biglietti
intero 9 €; ridotto 7 €
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica ore 10-19
Chiuso il lunedì
Vernissage
24 Febbraio 2017, ore 17,30 su invito
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore