L’incontro tra l’arte del “mondo fluttuante”, l’ukiyo-e giapponese, e l’arte contemporanea mediante l’accostamento di opere di alcuni artisti contemporanei di diversa provenienza e generazione ed una trentina di xilografie giapponesi del XIX secolo, suggerisce che, al di là delle ovvie differenze, vi è un’unitarietà di fondo dell’arte nel mondo, nei formalismi indagati, nella costruzione dell’immagine, nel carico emotivo evocato. L’arte giapponese conosce nei periodi Edo e Meiji una vera esplosione di creatività, come una “primavera artica” breve e intensa,che vede i creatori di xilografie ukiyo-e percorrere tutti i sentieri di ricerca espressiva a disposizione. Così fa, su una scala diversa, l’arte contemporanea. Codici espressivi dati vengono esplorati come nicchie libere di un ecosistema. Il senso della mostra: far intravedere questa unitarietà di fondo del pensiero artistico di mondi ed epoche così distanti. Gli artisti contemporanei Elvio Chiricozzi, Stefano Di Stasio, Iulia Ghiţa, Uemon Ikeda, Leila Mirzakhani, Laura Palmieri, Luca Maria Patella e Giuseppe Salvatori incontrano alcuni autori di stampe ukiyo-e, come Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Yoshiiku, Isseisai Yoshikatsu,Yamazaki Toshinobu, Ichiousai Yoshiume, Konishi Hirosada,Utagawa Shigenobue molti altri.

Il catalogo della mostra sarà presentato alla svernice.
Con il Patrocinio della Fondazione Italia Giappone e dell’Istituto Giapponese di Cultura
In collaborazione con lo Studio Marta Bianchi - InEvoluzionet

La Nube di OOrt -Via Principe Eugenio 60, Roma
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