AletheiaOrganizzare una rassegna d’arte nel 2019 mette inevitabilmente di fronte a un importante quesito: a cosa serve l’arte oggi? Quale può essere oggi la funzione di un quadro a olio o di una scultura in bronzo in una società in cui la virtualità e il consumo frettoloso delle immagini hanno assunto un ruolo importante seppur effimero. E’ un confronto tra lentezza e velocità che ci riporta alla mente l’epico scontro tra la lepre e la tartaruga o nel nostro caso tra un selfie e un quadro, tra bugia e verità.Un’opera d’arte richiede tempo: quello per pensarla ed elaborarla e rendere infine la comunicazione nella maniera più efficace. Il selfie è immediato e modificato punta sull’apparenza del momento. Uno scontro tra Verità e Bugia. L’arte spesso rappresenta una verità (soggettiva e interiore) mentre il selfie o la foto da social media spesso raffigurano una bugia (siamo sempre sorridenti e in un momento da pollice in su?)Questa verità è il cardine attorno al quale ruota questa rassegna d’arte contemporanea dal titolo Aletheia.Parola che deriva dal greco e che letteralmente significa “schiusa”, “svelamento”, “rivelazione” e, in generale, indica lo svelare qualcosa di nascosto.Questo concetto era già stato abbinato da Heidegger all’arte, nel descrivere ed esaltare il valore dell’opera d’arte come mezzo per aprire a una comprensione più profonda “dell’apparenza delle cose del mondo”.E’ questa forse una delle valenze più importanti dell’arte al giorno d’oggi, non tanto mostrarci il mondo o raccontarci storie, ma aprirci una porta verso una dimensione che vada oltre alla realtà sensibile, che possa offrirci uno spunto di riflessione e connetterci attraverso le immagini a una parte del nostro subconscio, oppure attivare un ricordo o risvegliare un sentimento che avevamo dimenticato.Nella mitologia Aletheia era anche figlia del Dio Zeus e malgrado venisse poi identificata nella dea Veritas nell’antica Roma il significato che aveva per i greci era leggermente differente : lo svelare permettere all’osservatore di elaborare un proprio significato personale di ciò che comunemente definiamo realtà.Aletheia ci aiuta a sviluppare un nostro senso critico, a sviluppare discernimento e un occhio più attento nei confronti degli eventi che ci ruotano intorno.L’arte spezza le catene che ci tengono imprigionati nella cosiddetta “Caverna di Platone”, metafora del mondo contemporaneo governato dai mass media e da una realtà spesso distorta o preconfezionata. L’arte ci porta ad avere una visione meno semplicistica del mondo, dei fatti, delle persone e dei loro comportamenti, l’arte è il sole che riscalda i nostri cuori , è ciò che tutto illumina e svela una realtà ben più sfaccettata. Come un sole l’arte ci abbaglia con la sua ricerca della bellezza, una bellezza che non è tuttavia mai fine a se stessa.La mostra sarà un momento di crescita per chi vorrà aprire il proprio cuore e la propria mente e uscire dalla caverna e scaldarsi alla luce dell’arte. Scoprire l’Aletheia scoprire le proprie visioni, quelle degli artisti e dar loro un significato, profondo, unico e importante, semplicemente arricchente.

AletheiaOrganizing an art exhibition in 2019 inevitably presents an important question: what is art for today?What can today be the function of an oil painting or a bronze sculpture in a society in which virtuality and hasty consumption of images have assumed an important yet ephemeral role.It's a comparison between slowness and speed that brings to mind the epic battle between the hare and the turtle or in our case between a selfie and a painting, between lie and truth.An artwork takes time: time to think about it and processing it and finally drive the communication in the most effective way. The selfie is immediate modified, it will focus more on the appearance of the moment.A clash between Truth and Lie. Art often represents a truth (subjective and inner truth) while selfie or social media photos often depict a lie (are we always smiling and in a moment from a thumbs-up?).This truth is the pivot around which revolves this contemporary art exhibition entitled Aletheia.Word that derives from the Greek and that literally means "hatching", "unveiling", "revelation" and, in general, it means revealing something hidden.This concept had already been matched by Heidegger to art, in describing and enhancing the value of the work of art as a way of opening to a deeper understanding of the "appearance of worldly things”.This is perhaps one of the most important valences of art today, not so much to show us the world or tell stories, but to open a door to a dimension that goes beyond the sensitive reality, which can offer us a moment to think and connect through images to a part of our subconscious, or activate a memory or awaken a feeling we had forgotten.In mythology Aletheia was also a daughter of the God Zeus and although it was later identified in the goddess Veritas in ancient Rome the meaning that it had for the Greeks was slightly different: to unveil allowing the observer to elaborate his own personal meaning of what we commonly define reality .Aletheia helps us to develop our own critical sense, to develop discernment and a more careful eye towards the events that revolve around us.Art breaks the chains that keep us imprisoned in the so-called "Plato's Cave", a metaphor of the contemporary world governed by the mass media and by a often distorted or pre-packaged reality.Art leads us to have a less simplistic vision of the world, of the facts, of people and their behavior, art is the sun that warms our hearts, it is what illuminates everything and reveals a reality much more multifaceted. Like a sun, art dazzles us with its search for beauty, a beauty that is never without a deeper meaning.The exhibition will be a moment of growth for those who want to open their heart and mind and get out of the cave and warm up in the light of art. Discovering Aletheia discovering your own visions, also those of the artists and giving them a deep and unique meaning, or simply enriching ourselves.