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Con il termine vuoto non s’intende sempre un spazio privo di contenuto o di significato ma, al contrario, in un contesto complesso come quello del tessuto urbano di una città come Napoli, uno spazio vuoto può immediatamente diventare un solido argomento attorno al quale discutere, ragionale, creare. Questo in sintesi è il principio che ha spinto diversi enti a lavorare in maniera sinergica per l’attivazione de Il vuoto proprio_pratiche per l’attivazione dello spazio urbano assente, progetto presentato da LAn_Laboratorio Architettura Nomade, da un’idea di MUD_studio e vincitore della prima edizione di CREATIVE LIVING LAB, bando promosso dalla DGAAP-Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e periferie urbane del MIBAC-Ministero dei beni e delle attività culturali.
Diverse infatti sono le aree vuote del centro storico di Napoli e aree limitrofe, piani di sedime privati, risultato di crolli, demolizioni e quant’altro accaduto in città, di cui il piano regolatore prevede la ricostruzione a parità di volume per uso pubblico, vietando così l’uso abitativo ordinario. I territori specifici su cui hanno ragionato i diversi attori coinvolti appartenenti al sistema culturale napoletano sia pubblico che privato sono tutti nell’area del centro antico, e dei quartieri Montesanto e Sanità. Quartieri di grande pregio storico artistico e culturale che necessitano per questo di interventi di valorizzazione e riqualificazione.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Pellegrini Pignatelli e Associazione VerginiSanità in partenariato con Meridonare s.r.l., Film Commission Regione Campania, è stato presentato venerdì, 11 gennaio, presso la sede della Fondazione Pellegrini Pignatelli. Alla presentazione sono intervenuti Filomena Carangelo (MUD_studio), Pietro Nunziante (LAN_Laboratorio Architettura Nomade), Alessandra Cianelli, Maurizio Gemma (Direttore di Film Commission Regione Campania), Marco Musella (Presidente di Meridonare s.r.l.), Alfredo Ruosi (Vicepresidente della Fondazione Pellegrini Pignatelli), Paola Silverii (Presidente dell’Associazione VerginiSanità).
Laboratori e giornate di studi saranno gli strumenti di riflessione che accompagneranno il pubblico all’interno del progetto, mentre non mancheranno giornate di conversazione sulla tematica del vuoto, con il contributo di diversi studiosi e artisti: Maria Thereza Alves, Fabio Amato, Laura Basco, Danilo Capasso, Marco Cappelli&Louis Siciliano Aluei, Iain Chambers, Carmelo Colangelo, Gianfranca De Rosa, Jimmie Durham, Giacomo Faiella, Franco Farinelli, Daniela Lepore, Karen Lorhman&Stefano de Martino, Domenico Mennillo e Marco Musella. (Emanuele Castellano)