23 novembre 2013

Fino al 4.XII.2013 Davide Monteleone – Spasibo Chapelle de l’École des Beaux-arts – Parigi

 
Oltre trenta foto in bianco e nero per raccontare la Cecenia odierna. Ritratti, danze, riti, paesaggi naturali e urbani descrivono di riflesso il potere dispotico al governo -

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Cecenia 2013. Siamo a Shatoy sul set di un film sulla deportazione cecena, una ragazzina di 14 anni di nome Rada prova un abito da sposa in un vecchio autobus, ritratto di una tradizione divenuta solo di recente illegale, cioè quella di dare in sposa minorenni. Rada viene immortalata in un magnifico scatto in bianco e nero da Davide Monteleone (1974) e diventa la foto chiave del suo reportage sull’identità cecena, dal titolo Spasibo ovvero grazie in italiano, con il quale Monteleone vince la quarta edizione del Prix Carmignac Gestion du photojournalisme
Davide Monteleone, Spasibo
Dodici anni dopo la fine ufficiale della guerra contro Mosca, che fine ha fatto la Repubblica, oggi presieduta dal dispotico Ramzan Kadyrov? Il fotografo italiano con la sua Alpa 12 TC risponde alla domanda affrontando la questione delle libertà, e posando uno sguardo anche sul ruolo della donna nell’attuale società cecena, e come sottolinea lui stesso “la Cecenia è un paese in cui è necessario fare compromessi, in cui a volte è meglio stare zitti se si vuole vivere in modo decente. 
La ragazzina in abito da sposa è una foto che amo, è decisamente surreale, è come un fantasma che aleggia su Grozny, e siccome in Cecenia ci sono tanti fantasmi di persone scomparse, morte, oltre che ai fantasmi del conflitto, di una democrazia che fatica a decollare”. 
Il suo reportage restituisce volti, montagne e foreste, strappati con coraggio all’indifferenza e all’omertà, in cui presenta un Islam di tradizione sufi tra riti e danze tradizionali, scatti che rivelano la vitalità del momento e lo sguardo silenzioso della gente che sembra nascondere storie da raccontare. 
Il reportage è tutto in bianco e nero, perché? “Avevo finito da poco un reportage a colori sulla Cecenia, ho deciso di passare in bianco e nero per avere uno sguardo nuovo. E poi è un omaggio ad una fotografia di giornalismo più classica a cui ho voluto regalare un pensiero, oltre a sottolineare il fatto che mi sto lentamente allontanando dal fotogiornalismo per andare verso una foto documentaria più meditativa.” Conclude Monteleone. 
Promosso dal 2009, il Premio Carmignac Gestion di fotogiornalismo è stato istituito dalla Fondazione Carmignac che intende così promuovere il lavoro del fotoreporter, la riflessione su una data realtà e il suo approccio umanista. Il premio, che consiste in una borsa di 50 000 euro, è assegnato ad un progetto su un tema scelto da una giuria indipendente, inoltre per una questione di sicurezza il nome del borsista rimane sconosciuto fino a compimento del reportage. Tra i precedenti vincitori del premio ricordiamo Robin Hammond nel 2011 con un reportage sullo Zimbabwe, mentre nel 2010 vince il Pakistan di Massimo Berruti.
livia de leoni
mostra visitata il 7 novembre
dal 8 novembre al 4 dicembre 2013
Spasibo di Davide Monteleone 
Chapelle de l’École des Beaux-arts 
14, rue Bonaparte – Parigi 
Orari: dal martedì al sabato 11-19
aperto domenica 17 novembre 
ingresso libero 

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