21 luglio 2017

Per gli spazi bolognesi di Localedue, Giulio Saverio Rossi mostra la finzione della verità

 

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Si chiude oggi a Bologna, negli spazi di LOCALEDUE, “No Subject”, la personale di Giulio Saverio Rossi a cura di Carolina Gestri. In esposizione, come risultato degli studi compiuti dall’artista durante il periodo di residenza a VIR-Viafarini-in-residence a Milano, sono tavole a olio che rappresentano dettagli di paesaggi, rielaborati attraverso un processo di stratificazione RGB, utilizzando l’ormai desueta prospettiva lineare. 
Quella che si rivela è una natura espansa e primigenia, il cui prodotto sono immagini-matrici dal gusto squisitamente onirico. Tuttavia, procedendo oltre la superficie delle cose, l’artista svela la vera intenzione che caratterizza l’intero processo. Una contestazione alla manipolazione mediale della realtà, a quell’orizzonte degli eventi che può oggi essere liberamente e anonimamente manipolato. 
Giulio Saverio Rossi è nato a Massa nel 1988, vive e lavora a Torino e per questa mostra, con Carolina Gestri, ha proposto un modo lento e contemplativo della visione, il cui scopo sembra esser quello di predisporre una linea narrativa aperta e compartecipe con il pubblico. LOCALEDUE, dal canto suo, conferma l’approccio dell’intera progettualità di FARNESPAZIO, ossia offrire opportunità di sperimentazione agli artisti, mettendo a disposizione luoghi come ROCCA, residenza per artisti a Roccagloriosa, VIAGAFFURIO8, l’appartamento a Milano e, appunto, LOCALEDUE la galleria di Bologna. In attesa della riapertura dopo la pausa estiva, è confermata la partecipazione della galleria alla prossima edizione di ArtVerona, dal 13 al 16 ottobre 2017. (Paola Pluchino)

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