22 settembre 2018

Un futuro luminoso per Pomezia Smart City. Al via la seconda edizione del Light Festival

 

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In Italia, dopo il Rinascimento, i tentativi di edificare una città ideale si sono espletati nell’architettura razionalista del ventennio fascista. E, oggi, dove accendere nuovi significati sull’antica utopia e illuminare la riflessione, se non in una città di fondazione dell’agro pontino? Dal 21 al 23 settembre, Pomezia ospita la seconda edizione del Pomezia light festival, manifestazione di light art che vuole parlare del futuro delle città. Il festival è un’iniziativa di Opificio in collaborazione con l’amministrazione comunale, vincitrice del bando SIAE S’Illumina. 
La città ideale proposta a Pomezia è una Smart City dove l’intelligenza si esprime con la tecnologia, passata e presente, ma soprattutto ponendo al centro l’arte e la cultura, fonti di luce e fari nella nebbia di una società tendente al collasso. Il percorso parte dalla torre civica, punto nodale e sede delle principali installazioni luminose. All’esterno sulla superficie muraria, video mapping di Vj Alis, High Files e Seed, mentre all’interno sono collocate opere di vari artisti, tra cui spiccano senz’altro le opere neon di Marco Di Napoli, dal richiamo pop che ben si addice al tema del festival. Sotto i portici che conducono all’ingresso della torre, si incontra Fallen Chandelier del berlinese Tilman Küntzel: un grande lampadario decontestualizzato in quanto posizionato all’esterno e in terra, intermittente e tintinnante. Il suono amplificato dello starter dei neon che illuminano il lampadario ricorda il tintinnio del cristallo o l’infrangersi del vetro. Il diverso tempo di trasmissione dell’elettricità produce lo switching sound e l’intermittenza luminosa. Nella Scatola del vento dei torinesi Fannidada il movimento delle immagini si aziona pedalando. Opera che si presta a più letture è Shishi Odoshi, del fiorentino Mediamash Studio, in cui si mostra, in un tendone da circo, la magia dell’illusione con la stupefacente apparizione del Genio della lampada, per rendere l’idea di gioco effimero che riflette invece la filosofia giapponese dell’attesa e dello scandire del tempo. Nerd Team evoca storie sonore in loop, illuminando le finestre della scuola e riproducendo il suono della vita dal pianto di un bimbo, ai rumori della strada, al sound della notte. Tra gli eventi più attesi, Red Noise live-set di Gabriele Marangoni, compositore e musicista integrati dai visual di Angela di Tommaso
Qui il programma completo con tutti gli artisti e gli appuntamenti diurni e serali. (Valeria Parisi)

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