La rassegna è curata da Toti Carpentieri, tra i maggiori conoscitori del percorso artistico del maestro salentino, milanese d’adozione, per aver seguito da vicino le sue esperienze artistiche dal concettuale degli anni ’60 e ’70 alle realizzazioni monumentali nel sacro e nel profano degli anni ’90 e 2000 (tra le tante il “Nautilus” per il Centro Direzionale della Banca del Salento e il Portale bronzeo della Cattedrale di Lecce.), ai più recenti lavori all’alba del terzo millennio.

Parallelamente alla mostra presso il Castello di Carlo V di Lecce, che ospita le più significative installazioni e grandi sculture del Maestro, la rassegna a L’Osanna propone opere recenti dal 2000 al 2009 a misura d’uomo e di collezionista.

Una sorta di repertorio del linguaggio espressivo di Marrocco, un viaggio nella materia con le sue variabili nel rapporto con gli elementi fuoco, aria, acqua e terra proiettata nel tempo e nello spazio e recuperata alla dignità dell’arte sotto i simboli dell’oro, del broccato e del pigmento.

Opere dalle dimensioni di reliquie – scrive Toti Carpentieri in catalogo – tra tele combuste, tessuti, specchi, sabbie australiane e legni avvolti in stoffe colorate “nell’emergenza di una sacralità che appartiene a quest’ultimo sciamano”.